
Il 25 novembre è stata una giornata che ha toccato i cuori di tutti noi. In realtà questa ricorrenza non avrebbe motivo di esistere se tutti gli uomini della Terra si rispettassero a prescindere dal genere. Purtroppo, però, ancora oggi la violenza contro le donne non solo continua ad essere presente, ma è notevolmente aumentata, come testimoniamo i casi che quasi ogni giorno fanno accendere i riflettori sulla problematica. Perciò la Giornata contro la violenza sulle donne per noi giovani è più che mai un’occasione importante per riportare l’attenzione sulla violenza di genere. È necessario garantire che ogni bambina, adolescente e donna abbia il diritto di vivere una vita senza violenze fisiche, sessuali, verbali e psicologiche da parte degli uomini. Quindi, ormai da molti anni, nel nostro plesso sentiamo forte il bisogno di affrontare l’argomento, di confrontarci e di manifestare tutte le nostre riflessioni attraverso tante forme di espressione e attività.
Anche quest’anno abbiamo prodotto tanti elaborati come cartelloni, disegni, canzoni, poesie, monologhi e tanto altro; persino un bel gruppo di alunne, organizzate a classi aperte, si sono esibite con un balletto creando una coreografia frutto della loro immaginazione. Hanno scelto di farlo sulle note della canzone «Labour» di Paris Paloma, un’artista che è solita cantare la rabbia femminile per difendere i diritti e le libertà delle donne. Tutto il pubblico ha apprezzato molto questo balletto anche perché sia il ritmo che le parole della canzone, così come l’interpretazione delle allieve, era una fusione perfetta con la tematica in oggetto.
In conclusione, pensiamo che oggi il mondo abbia una forte necessità di educazione al rispetto della vita e al concetto del «femminile». In fondo basterebbe poco, solo una semplice riflessione, e cioè che «il femminile» è la madre di tutti i viventi, fonte di vita, e quindi non si può accettare nessuna forma di violenza, ma solo amore vicendevole.
Elena Aquilotti II A
Costanza Li Vecchi II B
Verga
Siculiana

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