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Nella Kasbah tra vicoli e segreti

Un ritorno alle origini: «Ogni angolo racconta storie di un tempo»

E chi l’avrebbe mai detto che la nostra Mazara del Vallo nascondesse così tante sorprese? «Oggi non faremo solo una passeggiata, ma un viaggio tra le radici di Mazara, per scoprire insieme ciò che spesso sfugge ai nostri occhi», ha anticipato la nostra guida, Paolo Ahmed. Niente di più vero. Noi studenti della III B e III D dell’Istituto Superiore Ruggiero d’Altavilla abbiamo intrapreso un viaggio straordinario nel passato e nelle tradizioni, grazie ai nostri docenti che ci hanno spinti a riscoprire ciò che di solito diamo per scontato.

E quante cose abbiamo scoperto. Dai grandi eventi storici alle curiosità più inaspettate, abbiamo vissuto una giornata unica, fatta di storia, cultura e un pizzico di divertimento. Uno dei luoghi più affascinanti che abbiamo esplorato è la Medina, conosciuta da molti come «Kasbah». Ma Paolo ci ha spiegato che il vero nome significa semplicemente «città vecchia». Chi si aspetta mercati chiassosi potrebbe rimanere spiazzato, la Medina oggi è un luogo tranquillo, pieno di fascino e storia. Ogni vicolo, ogni angolo racconta storie di un tempo che sembra ancora vivo in un’atmosfera unica. Proprio nel cuore di Mazara, passeggiando per via Porta Palermo, ci siamo imbattuti in una poesia che ci ha toccato profondamente: La valigia dell’emigrante di Gianni Rodari. Leggerla lì, tra i vicoli che hanno visto partire tante persone in cerca di un futuro migliore, è stato emozionante.

Le sue parole sembravano parlare direttamente alla nostra città, che ha vissuto così intensamente le storie di emigrazione. È stato come sentire l’eco delle voci di chi ha lasciato Mazara con la speranza nel cuore e il dolore del distacco. E poi, le teste di moro: un simbolo che conoscevamo, ma non avevamo mai davvero compreso. Queste ceramiche racchiudono storie di amore, tradimento e passione e, allo stesso tempo, rappresentano l’anima multiculturale di Mazara. Sono vere opere d’arte che parlano della nostra identità, del nostro passato e della nostra capacità di mescolare culture e tradizioni in qualcosa di unico. Questo viaggio nella nostra città ci ha fatto capire che Mazara è una porta verso la storia, l’arte e le emozioni.

Azzurra Urso, Gaia Russo,
Alecsandra Balauta
III D- Ruggiero d’Altavilla Mazara

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