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Alla scoperta dei paesaggi naturali della Valle del Belice

Dalla riserva di Santa Ninfa al Cretto di Burri a Gibellina. Un viaggio tra natura, arte e memoria: panorami mozzafiato e musei a cielo aperto

Il 4 dicembre noi alunni delle classi I e II del Liceo Classico e dell’Istituto Tecnico Commerciale di Salemi abbiamo avuto l’opportunità di esplorare gli straordinari paesaggi naturali della Valle del Belice. Un territorio che regala ad ogni angolo perle di natura e musei a cielo aperto. Una ricchezza infinita.

La giornata è iniziata con la visita alla Riserva Naturale di Santa Ninfa, un’area protetta di grande interesse naturalistico. Accompagnati da una guida esperta, abbiamo esplorato il sito di Monte Castellaccio, caratterizzato da affioramenti di gesso che ospitano una ricca biodiversità di specie animali e vegetali. La riserva, riconosciuta dall’Unione Europea, è famosa per le oltre quaranta grotte presenti, alcune delle quali ancora «attive», dove l’acqua continua a modellare il territorio.

Dal punto più alto del complesso, presso una delle torrette forestali di avvistamento, abbiamo ammirato un paesaggio panoramico mozzafiato. Inoltre, nell’area protetta abbiamo sperimentato attività sensoriali progettate per favorire un contatto diretto con la natura. La giornata è proseguita con la visita al Museo Nino Cordio a Santa Ninfa, dedicato al celebre artista siciliano. Attraverso le sue opere, realizzate con tecniche diverse come la pittura a olio e l’incisione su lastre di bronzo, abbiamo avuto modo di approfondire il suo straordinario percorso artistico.

Un momento particolarmente intenso è stato quello al Cretto di Burri, monumentale opera d’arte contemporanea che riproduce il tracciato delle vie della vecchia Gibellina, distrutta dal tragico terremoto del 14-15 gennaio 1968. Quest’opera, pensata come memoriale, ci ha profondamente colpiti per il suo significato e la sua capacità di evocare la memoria di quel disastro. Infine, ci siamo recati nella «nuova» Gibellina, dove abbiamo apprezzato il ruolo visionario del sindaco Ludovico Corrao, che coinvolse grandi artisti nella ricostruzione della città, trasformandola in un vero museo a cielo aperto.
Questa esperienza è stata davvero unica: un viaggio tra natura, arte e memoria che ci ha arricchito non solo dal punto di vista culturale, ma anche umano.
I A Liceo classico
D’Aguirre - Salemi

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