Raccontano, gli uomini di Diventerà Bellissima, che la partita in realtà l’ha aperta in piena estate Ignazio La Russa. L’uomo a cui la Meloni ha delegato la soluzione dell’intricato caso Sicilia poco dopo aver dato il via libera alla candidatura del forzista Renato Schifani a Palazzo d’Orleans avrebbe chiesto per la destra 4 assessorati e fra questi, inevitabilmente, la Sanità. E così quella che Matteo Salvini ha lanciato ieri dalle pagine del Giornale di Sicilia («a noi quattro assessorati: Sanità, Infrastrutture, Agricoltura e Rifiuti») non sarebbe un’accelerazione ma la risposta al pressing che da settimane è scattato su Schifani. Anzi, sarebbe il segnale che la partita per la Sanità sarà ancora una volta il metro su cui misurare i rapporti di forza nel centrodestra dal 26 settembre in caso di vittoria. E quella partita la Lega vuole giocarla alla pari. Perché sulla Sanità ora ci sono proprio tutti. Raffaele Lombardo, ex presidente della Regione e fondatore di Mpa, ha proposto Massimo Russo che è già stato assessore. Anche Gianfranco Miccichè punta a quell’incarico, mentre il candidato del centrodestra Renato Schifani ha elogiato il lavoro dell’uscente Ruggero Razza ma è stato altrettanto chiaro nel bocciare l’ipotesi di un mandato bis per il «fedelissimo» di Nello Musumeci. Un ampio servizio sul Giornale di Sicilia in edicola oggi.