«Accompagnare alla pensione una quota importante degli attuali 18.000 operai forestali con l’impiego, concordato con lo Stato, in tutto o in parte dei circa 100 milioni di euro annui di disoccupazione agricola erogata ai lavoratori, impegnati in Sicilia. Ed ancora, impiegare a tempo indeterminato la restante parte di operai, anche con l’impiego di fonti di finanziamento opportunamente indirizzate. Inoltre, riorganizzare il lavoro forestale, con l’inserimento di competenze legate alle attuali necessità di tutela ambientale - cambiamenti climatici, new green deal, risorse energetiche rinnovabili- e modernizzare i sistemi di gestione del lavoro forestale». Lo dichiara il presidente Renato Schifani, candidato alla Presidenza della Regione del centrodestra, che lancia alcune proposte per una riorganizzazione più funzionale del comparto.
«Nel luglio 2019 la Commissione Europea - ricorda Schifani - ha comunicato al governo italiano l’avvio di una procedura di infrazione per non avere correttamente recepito una Direttiva in materia di contratti di lavoro a tempo determinato. Per superare questa procedura è necessario intervenire con una norma che permetta di dare stabilità ai lavoratori forestali, oggi stagionali con contratti di lavoro a tempo determinato, con garanzia occupazionale», conclude Schifani.
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