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Ast, pronto il piano: salvi dipendenti e precari

Approvato il progetto per dar vita alla società in house. Da Palazzo d’Orleans fondi per 46 milioni

Il piano di salvataggio dell’Ars è stato definito. E viaggia adesso verso l’approvazione che da un punto di vista pratico porterà alla trasformazione dell’Azienda siciliana trasporti da società partecipata a in house.

La prima novità del documento che il presidente Alessandro Virgara ha consegnato al governatore Renato Schifani e all’assessore all’Economia Alessandro Dagnino è la previsione di offrire un paracadute a tutti i dipendenti: sia i 670 attuali autisti e amministrativi a tempo indeterminato sia i 145 interinali. Per riuscirci il piano concordato fra Ast e Regione prevede di far transitare nella nuova società tutti i 670 dipendenti di ruolo. Il tutto sapendo, però, che ben 137 andranno in pensione fra il 2025 e il 2030. Parallelamente è previsto un concorso per sostituire questi pensionandi e poiché non è possibile stabilizzare automaticamente gli attuali precari il piano prevede una selezione che attribuirà un titolo privilegiato a chi ha già lavorato in azienda.

Per il resto l’operazione varata da Virgara ha una grande impronta finanziaria: «La Regione - ha confermato Schifani -, effettuati i necessari passaggi, potrà procedere ora con l’erogazione di circa 46 milioni. Di questi, 28 servono per l’aumento di capitale della partecipata e 18 per l’adeguamento del parco macchine agli standard imposti dalla legge».

È previsto anche un piano di rientro dall’indebitamento che dovrà avere il via libera da parte di Bnl: vale anche questo 28 milioni. Tutti questi passaggi vanno completati entro fine anno. In modo da consentire quelli tecnici che dal primo aprile consentiranno ad Ast di operare come un braccio della Regione. Evitando così di partecipare alla gara che proprio in questi giorni permetterà alla Regione di assegnare le tratte alle principali ditte del trasporto pubblico. Ast, invece, sa già che gestirà per assegnazione diretta percorsi che valgono 11 milioni e 850 mila km all’anno invece degli attuali 15,5 milioni. E per questi percepirà dal governo almeno 2,08 euro a km percorso mentre alle altre aziende del settore andrà un contributo pubblico di 1,69 euro a km. Il piano appena approvato prevede pure una nuova app e l’introduzione del biglietto elettronico e un nuovo software che consentirà una gestione più efficiente di risorse e mezzi finanziari.

«Salvare l’Ast era una priorità ma la Regione - ha detto l’assessore Dagnino - non ha risorse a fondo perduto perciò ha chiesto e ottenuto la messa in sicurezza dei conti della partecipata e la redazione di un piano di risanamento idoneo a garantire i servizi».

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