Ci risiamo, con la puntualità di sempre, come ogni anno a partire da novembre, come la rima di una canzone che quando il Natale si avvicina diventa tormentone. Ma tant’è: con la dovuta premessa, sottolineando subito che il ritornello è suscettibile di cambiamenti dall’oggi al domani, fluttuante come sono i prezzi di qualsiasi viaggio più di un mese e mezzo prima della partenza, torna il caro-voli natalizio sugli aerei che servono l’Isola nelle rotte nazionali, con picchi che in alcune tratte sfiorano già i 600 euro in andata e ritorno, senza bagagli in stiva e senza posto prenotato.
Qualche esempio? Evitando di citare le compagnie di riferimento per avvantaggiare uno o l’altro vettore, e simulando una permanenza in Sicilia dal 21 dicembre fino al 6 gennaio, con volo da Bologna a Palermo e viceversa il costo dei biglietti per un passeggero, con solo zaino o borsa a seguito e rigorosamente in classe economy, va da un minimo di 408 a un massimo di 575 euro, tralasciano i voli quasi impossibili, ossia la levataccia prima dell’alba per imbarcarsi. Sull’asse Milano-Palermo, nelle stesse date e con le stesse modalità di viaggio, la forchetta varia invece da 416 a 579 euro, mentre sulla Milano-Catania l’intervallo sale a 520-586 euro. Protestano turisti e imprese.
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