L’Sos era stato già lanciato, ma ora arriva una nota ufficiale e congiunta, inviata al presidente della Regione, Renato Schifani, «per rappresentare la forte preoccupazione che investe gli associati con riferimento alla grave crisi idrica della Sicilia: una minaccia concreta e immediata non solo per l’ambiente, ma anche per la qualità della vita dei cittadini, l’agricoltura, il turismo e per l’intero tessuto economico della regione». Parola dei presidenti di Confcommercio e Confesercenti Sicilia, rispettivamente Gianluca Manenti e Vittorio Messina, scritte nero su bianco.
Le frequenti interruzioni dell’approvvigionamento idrico stanno infatti causando disagi significativi alle attività, costrette a ridurre le ore di operatività o addirittura a chiudere temporaneamente. Ciò comporta una diminuzione delle vendite e dei profitti, mettendo a rischio la sopravvivenza di molte piccole e medie imprese. Inoltre, gli esercizi commerciali devono affrontare costi aggiuntivi per procurarsi acqua attraverso forniture private». Ma non è tutto. La crisi in atto, continuano i due presidenti, «rischia di compromettere l’immagine della regione e i turisti potrebbero scegliere altre destinazioni, con un impatto negativo su tutto l’indotto».
Secca la replica di Schifani, secondo il quale «l’allarme sul turismo è privo di conferme e tra l’altro smentito più volte dai dati di Federalberghi». Mentre per Confcommercio e Confesercenti la
siccità sta creando un calo delle presenze.
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