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Dalle scuole ai trasporti, dalla Cassa depositi e prestiti 152 milioni ai Comuni siciliani

Destinati a un centinaio di enti. Obiettivo aiutare la crescita

Un volume di oltre 150 milioni di euro e un centinaio di enti serviti per sfruttare al meglio i vari Fondi destinati alla pubblica amministrazione, nazionali ed europei, compresi quelli del Pnrr. In estrema sintesi, sono le cifre (e le attività di supporto) realizzate da Cassa depositi e prestiti (Cdp) in Sicilia nel 2023 tra finanziamenti diretti, nuovi prodotti come i prestiti green e operazioni straordinarie come le rinegoziazioni, senza dimenticare il sostegno tecnico nella gestione dei finanziamenti statati e comunitari. Operazioni che l’anno scorso, più esattamente, secondo i dati illustrati ieri dall’Istituto a Roma, nell’Isola hanno concretizzato 152 milioni di euro a beneficio di 95 enti rientranti nel target di servizio di Cassa depositi e prestiti, compresi comuni, città metropolitane ed enti pubblici non territoriali quali università, autorità di sistema portuale e aziende sanitarie.

Proprio attraverso la leva del Pnrr - che nel 2023 non è ancora entrato nella partita dei fondi gestiti sul territorio siciliano da Cdp - volumi e consulenze in Sicilia sembrano destinati a crescere, così come nel resto del Sud, «dove la nostra presenza», spiega Anselmo Baroni (nella foto), responsabile per i finanziamenti pubblici dell’Istituto, «è costante e intercetta l’esigenza delle pubbliche amministrazioni, come dimostra il numero di enti serviti nel 2023».

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