
Sarà installato in Sicilia il più grande impianto a energia solare d’Italia. Il gruppo spagnolo Iberdrola ha infatti annunciato che costruirà nell’isola una centrale fotovoltaica da 245 MW, sensibilmente più grande di tutti gli altri impianti esistenti o in costruzione nel paese: basti pensare che ad oggi solo 60 impianti fotovoltaici sul territorio nazionale superano i 10 MW di capacità e la media è di 26 MW.
La costruzione dell’impianto - che si chiamerà Fenix e il cui progetto è nato da un accordo siglato con con IB Vogt - inizierà a marzo e ad esso potrebbero sommarsi altri 60 MW, portando il totale a 305 MW. Quando entrerà in funzione, con i suoi 424.638 moduli fotovoltaici, l’impianto genererà circa 400 GWh all’anno, fornendo energia pulita sufficiente a coprire il fabbisogno di oltre 140.000 abitazioni ed evitando l’emissione di 119.000 tonnellate di CO2 nell’atmosfera.
Importante anche la ricaduta in termini di posti di lavoro: si prevede di creare occupazione diretta a livello locale per circa 500 lavoratori durante la fase di costruzione e più di 100 posti di lavoro stabili durante la fase di funzionamento commerciale.
Nel 2022 Iberdrola ha messo in funzione in Italia il suo primo impianto fotovoltaico da 23 MW a Montalto di Castro. E sempre nel Lazio lo scorso anno la società ha completato il suo secondo impianto solare da 7 MW a Montefiascone e ha iniziato la costruzione di un altro impianto solare da 32 MW a Tarquinia. Oltre al progetto Fenix, altri due impianti solari, Limes 10 e Limes 15, rispettivamente da 18 MW e 36 MW, inizieranno la costruzione nella prima metà del 2024, mentre altri tre progetti sono previsti per la seconda metà dell’anno e dispongono già di tutte le autorizzazioni necessarie.
In totale, la multinazionale, prima utility in Europa per capitale azionario e seconda al mondo, avrà 330 MW in costruzione in Italia entro il 2024 e altri 40 MW all’inizio del 2025, raggiungendo una capacità installata di 400 MW e collocandosi così tra i principali operatori rinnovabili del Paese.
«Questi sono i passi già compiuti. Ma la crescita di Iberdrola in Italia non si ferma», ha sottolineato Valerio Faccenda, Country Manager di Iberdrola Renovables in Italia, che ha precisato come l’azienda «abbia indubbiamente gettato solide basi per il raggiungimento degli obiettivi 2030 e 2035, con un portafoglio 100% rinnovabile di oltre 115 progetti eolici, fotovoltaici e di accumulo in fase avanzata di sviluppo per una capacità totale di 5 GW».
L’accordo per la costruzione di Fénix, assicura la stessa Iberdrola, amplia il percorso di crescita intrapreso finora e consolida il ruolo del gruppo nel contribuire alla sicurezza energetica dell’Italia, sostenendo il percorso di decarbonizzazione dei grandi clienti industriali, attraverso la fornitura di energia rinnovabile, mediante la vendita di contratti di energia sul lungo periodo.
11 Commenti
Rosario
27/02/2024 20:42
Povera Sicilia,usata come piattaforma per pale eoliche mostruose e distese di deserti fotovoltaici,che futuro orrendo...mentre in tutta Italia stanno vietando questi scempi ambientali, una sconfitta senza precedenti.... perché non li piantano in Spagna? Altro che turismo bellezza cultura e green....
Mario Turri
28/02/2024 01:37
Tra l’altro, l’articolo non spiega quanto terreno verrà impiegato e deturpato per la costruzione dell’impianto. E non spiega quali saranno i benefici per il popolo Siciliano, che da decenni viene preso per i fondelli da questo Stato colonialista. Stanno deturpando la nostra isola con basi militari (vedi MUOS), impianti petrolchimici super inquinanti che stanno causando malattie mortali a chi abita vicino, oltretutto con la complicità dei politici locali e dei mass media italiani. Tutto ciò non crea nessun beneficio per le tasche dei Siciliani, ma anzi, sempre più impoveriti dalla politica predatoria dell’Italia, cerca in tutti i modi di mantenerci poveri e sottosviluppati, tramite la sottrazione illegale di circa 10 miliardi di Euro all’anno. Lo Statuto Siciliano di autonomia (ottenuto dopo la battaglia di Monte San Mauro tra l’ESERCITO SICILIANO e le truppe colonialiste italiane) prevede che le tasse dei Siciliani rimangano in Sicilia, quindi politici se avete le palle fate rispettare il volere dei Siciliani. ANTUDO
Antonio
28/02/2024 06:37
Ma insomma, non si rende conto dell' enorme vantaggio in termini di decarbonizzazione e occupazione, a fronte di utilizzo di ettari di terreno incolti che spesso sono buoni per provocare incendi e devastazione. Quando leggo commenti come i suoi, mi vengono in mente i verdi che in Sicilia hanno sempre bloccato l'economia, trasporti e grandi opere, invocando un patrimonio già perso e certamente non considerando costo beneficio
Rosario
28/02/2024 11:54
Quelli che mettono il pollice verso ...chissà cosa pensano, evidentemente è anche grazie a loro che stanno deturpando la nostra terra, al nord la popolazione è assolutamente contro questi scempi....mah
Merc74
29/02/2024 07:32
Ma se produci in Italia , a chi la vendi ? Mi sembra che la linea commerciale per L Italia è stata chiusa …. Vi ricordò come gli spagnoli, israeliani ed altri …. Cercano terreni per montare impianti , produrre e immettere in rete ma nn per L Italia per se stessi , e nn sapete quanti hanno mollato per la burocrazia regionale , altrimenti saremmo coperti da questi impianti…. Vi ricordò quello di Amazon in Sicilia di cui nessuno parla da 200Mw direzione mazzata del vallo
Patrizia
28/02/2024 02:04
Dove sorgerà? Concordo con uno dei commenti precedenti che la Sicilia non può e non deve essere "usata"per sperimentare...eolico ecc...
Alessandro
28/02/2024 07:14
Prima di commentare in modo così negativo sarebbe meglio conoscere il sito di costruzione di questa centrale solare, chi conosce bene la Sicilia sa perfettamente che ci sono zone praticamente desertiche.
Rosario
28/02/2024 11:57
Neanche nei deserti mettono quelle robe, la Tunisia li mette da noi, precisamente a Castelvetrano....se le regioni ricche le hanno vietate ci sarà un motivo.... è evidente che il turismo e agricoltura di qualità non sono il futuro della Sicilia.
Saverio Cannata
28/02/2024 07:24
Questo non è altro una costrizione dell' abbandono della coltivazione genuina siciliana a favore dello scempio ambientale costruendo orrende distese di pannelli. Vi rendete conto che ci stanno costringendo alla volonta dell' agenda 2030 con il pretesto del cambiamento climatico. Questo non e altro che un abusivismo costruttivo e deturpamrnto paesaggistico. Poi dicono che i siciliani costruiscono le case abusive! Ben venga una costruzione di una casa per uso abitativo dell' uomo! Sixiliani ribelliamoci ai governi italiani e a maggior ragione alla UE che di giorno in giorno ci obnliba a nuove regole cadute dall' alto senza che il popolo ne sia a conoscenza. Ora più che mai facciamo i nuovi VESPRI SICILIANI!
Caterina
28/02/2024 11:24
La vera notizia è che gli spagnoli vengono a investire qui. 40 anni fa era il contrario, le aziende italiane andavano in Spagna a far soldi.
Rosario
28/02/2024 14:38
Chiediti perché...la Spagna è un paese turistico di qualità, e quelle installazioni non portano nessun beneficio, persino le tasse le pagano fuori....nessuno vuole deturpare le loro bellezze....la cosa certa è che chi ha un immobile da quelle parti varrà quasi zero , insieme a tutti i territori vicino
Marco
28/02/2024 11:30
245 MW è probabilmente la potenza di picco, cioè quando il sole è al massimo. 400 GWh di energia in un anno equivalgono a una potenza media di 46 MW, cioè una piccola centrale, se paragonata alla potenza di 1000 MW di una centrale termoelettrica tipica. Iberdrola non dice dove esattamente sarà posizionato l'impianto. Con irradiazione solare al massimo e a picco ogni mq di pannelli (orientati correttamente) riceve circa 1 KW di potenza, di cui solo il 20% viene convertito in potenza elettrica, quindi 0,2 KW. Dividendo 245 MW per 0,2 KW troviamo 1,225 milioni di mq, vale a dire un quadrato con lato lungo circa 1107 metri. Ma l'inclinazione media dei raggi solari in sicilia corrisponde circa a 90 gradi meno la sua latitudine, ovvero 90-37=53 gradi (sicilia meridionale), quindi dobbiamo dividere la superficie per sin(53) trovando 1,534 milioni di mq, corrispondenti a un quadrato di lato lungo 1238 metri. Considerando lo spazio per le attrezzature, edifici, strade di accesso, in pratica il consumo di suolo equivale all'aeroporto di Catania. Guarda caso tale impianto sarebbe sufficiente ad alimentare tutte le abitazioni della città di Catania. Il problema è che di notte non genera nulla, nei giorni nuvolosi è insufficiente, mentre nei giorni sereni sarebbe eccessivo.
Rosario
28/02/2024 12:00
In merito all'occupazione.... sarà la fine di molte attività, e su perderanno veri posti di lavoro, informatevi bene sul lavoro che portano quelle enormi distese di deserti...lavoro di scarsa qualità, e pochissimi posti....peggio del petrolchimico negli anni 60, che portava molto più lavoro sicuramente, ma sappiamo come è andata...la lezione è servita a niente, i creduloni siculi sono una garanzia
Enrico
28/02/2024 13:11
Noto con piacere che il qualunquismo da complotto continua a diffondersi a macchia d’olio. Progetti come questi contribuiranno non solo a produrre energia pulita ma, sopratutto garantiranno il governo di quel territorio ormai abbandonato dagli agricoltori e dagli enti. Un territorio che si sgretola ad ogni pioggia e si inaridisce, perdendo quell’ultimo anelito di sostanza organica che gli rimane. Progetti come questo, in cui si impongono la regimentazione delle acque, l’ arricchimento del suolo, le forestazioni in aree senza un solo albero, il potenziamento degli habitat, sono solo una fortuna ed un’opportunità per sperare che i nostri figli possano riavere terreni fertili. Andate a documentarvi e a studiare prima di scrivere sciocchezze
Angela
28/02/2024 14:32
E quando pannelli saranno obsoleti dove li ricicleranno? Il deposito dei materiali da demolire dove sarà? E soprattutto... Perché non dite dove sarà istallato l'impianto Fenix? Vogliamo sapere quale territorio volete devastare, su!
Rosario
28/02/2024 14:41
La soluzione sarebbe fare rinascere quei territori, al nord i terreni industriali vengono bonificati e valorizzati, non distrutti per sempre con cemento e distese di vetro nero. Essere ultimi in tutto non basta a far svegliare il buonsenso e il vero green....
Gian
28/02/2024 14:44
Infatti sono così meravigliosi, nelle Langhe quindi dovrebbero coprire tutto con pannelli fotovoltaici....ma per favore , uno scempio mostruoso che può piacere solo in Sicilia, ultima in tutto non per caso