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Sicurezza sul lavoro, indetto uno sciopero di due ore dei metalmeccanici in Sicilia

La protesta è organizzata da Fiom Cgil e Uilm: gli operai incroceranno le braccia nelle due ultime ore del turno in tutte le aziende di Palermo, Ragusa, Messina, Catania, Trapani e Caltanissetta

Domani (21 febbraio) sciopero dei metalmeccanici in tutta la Sicilia, per dire basta con le morti sul lavoro. La protesta è organizzata da Fiom Cgil e Uilm secondo queste modalità: astensione dal lavoro nelle due ultime ore del turno in tutte le aziende di Palermo, Ragusa, Messina, Catania, Trapani e Caltanissetta.

Nell’indotto del petrolchimico di Siracusa lo stop sarà nelle prime due ore di turno e si terrà un’assemblea dei lavoratori. Lo sciopero riguarderà dunque aziende come Fincantieri, Sirti, Leonardo ( Palermo), Stmicroelectonics (Catania), le acciaierie e i Cantieri Navali a Messina, l’indotto del petrolchimico di Gela, per citarne solo alcune.

«La Sicilia si ferma - dicono i segretari generali di Fiom Cgil Sicilia e Uilm Francesco Foti e Vincenzo Comella - per dare un chiaro segnale alle imprese e al governo nazionale. Tre morti al giorno sono un bilancio insostenibile, noi chiediamo pene più severe per gli imprenditori che rispettano le normative sulla sicurezza, più controlli, oggi di fatto in Sicilia inesistenti, il potenziamento e l’effettivo ruolo di rappresentanza degli Rls, la modifica della normativa evitando appalti e subappalti a cascata, il confronto in generale sulla piattaforma unitaria che comprende misure e iniziative per la sicurezza nei luoghi di lavoro».

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