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Temperature sopra la norma, l'allarme di Coldiretti: «A rischio la produzione di miele»

Le temperature fino a 20 gradi fanno uscire dagli alveari le api che però rischiano di morire di freddo se sorprese fuori dalle arnie quando le temperature si abbassano

Dimezzata la longevità delle api in 50 anni (fonte: M. Phobos-F. Mikley, Wikimedia)

In pericolo c'è la produzione di miele dopo che il raccolto del 2023 in Italia è stimato attorno ai 15 milioni di chili, fra i più poveri del decennio schiacciato dagli eventi estremi frutto della progressiva tropicalizzazione del clima.

Le temperature ben al di sopra della norma e le ripetute giornate di sole di questo febbraio anomalo ingannano 50 miliardi di api presenti sul territorio nazionale anno che si sono risvegliate in anticipo per la finta primavera. È quanto emerge da un monitoraggio della Coldiretti sugli effetti di un inverno bollente dopo un 2023 che ha fatto registrare la caduta del 14% di precipitazioni in meno ed una temperatura superiore di 1,14 gradi rispetto alla media storica del periodo 1991-2020.

«Le temperature fino a 20gradi, da Aosta a Palermo, fanno uscire dagli alveari le api che però rischiano di morire di freddo se sorprese fuori dalle arnie quando le temperature si abbassano al calare del sole. Peraltro - continua la Coldiretti - la sostanziale carenza di fioriture, fa consumare energie, senza che ci siano raccolti, con l’ulteriore problema della siccità e della conseguente carenza idrica. Così i produttori - precisa la Coldiretti - sono costretti ad intervenire con alimentazione zuccherina, per sostenere le famiglie di api, che rischiano perdite consistenti».

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