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Sos delle aziende siciliane per i lavoratori introvabili, Conflavoro: «Riformare la Formazione insieme alle imprese»

Paradossale carenza di figure specializzate nonostante la disoccupazione. Il presidente Pullara sollecita l’assessore Turano: «Rivedere subito le norme legate alla Finanziaria e sostenere le aree più a rischio»

La disoccupazione è da record eppure ci sono figure lavorative che non si trovano: il paradosso che emerge dagli ultimi report porta Conflavoro a chiedere al governo regionale «un tavolo urgente sull’economia del territorio e una riforma del settore della formazione coinvolgendo le imprese per organizzare un sistema che funzioni». Così Giuseppe Pullara, segretario regionale e vice presidente regionale di Conflavoro, lancia un nuovo allarme sulle difficoltà segnalate da molte aziende. «Esperti nel campo dell’elettronica, ma anche operai edili e addetti della ristorazione dove non si riesce a colmare quasi la metà delle richieste, sono gli esempi più evidenti» spiega Pullara che poi evidenzia gli effetti delle nuove norme sulla formazione legate alla Finanziaria: «Togliere il tetto massimo di finanziamento creerà ad esempio un divario insormontabile tra grandi e piccoli centri a favore dei primi. C'è poi un grave problema legato alla scarsa incentivazione e agli stanziamenti pubblici ridotti all’osso nonostante le grandi disponibilità messe a disposizione dall'Ue. È fondamentale arginare il problema con un sistema di controllo come il tetto introdotto alcuni anni fa».

Pullara poi aggiunge: «L’altra novità, che prevede che un ente di formazione doti ogni sede a prescindere dal reale fabbisogno di uno staff di quattro persone, aggiunge oneri, costi e adempimenti burocratici a un settore che necessita di tutto tranne che di ulteriori aggravi». Pullara riprende anche quanto sottolineato nel corso dei vertici romani con il ministro del lavoro Marina Elvira Calderone: «Bisogna sostenere le aree più a rischio e tornare a promuovere il turismo e la nostra agricoltura. Servono incentivi, sgravi fiscali, efficientamento del lavoro. I giovani poi – continua Pullara – devono essere adeguatamente formati e incentivati. Con Conflavoro Pmi lo ribadiamo da sempre: non c’è crescita occupazionale ed economica senza un’adeguata formazione che sappia centrare le esigenze reali di un territorio e delle aziende che lo popolano».

Nella foto Pullara assieme all'assessore regionale Mimmo Turano

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