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Turismo in Sicilia, frenata dopo il boom estivo

Presenze nelle strutture ricettive a +4,4% contro l’8% in Italia

Il centro storico comincia a riempirsi di turisti, 6 luglio 2021. . ANSA / IGOR PETYX

Il decollo c’è stato, ma il volo non ha raggiunto le quote toccate nel resto d’Italia mentre le acrobazie estive hanno sì riportato le lancette ai tempi pre-pandemia, senza però dare abbrivio ai mesi autunnali. In sintesi, è il bilancio del turismo siciliano nel 2023 tracciato ieri da Assoturimo su dati elaborati dal Cst di Firenze in scala nazionale: un quadro che sul territorio fotografa un aumento del 4,4% di presenze nelle strutture ricettive contro l’8% rilevato, in media, su tutto il Paese. L’asticella regionale, evidenzia il presidente dell’associazione, nonché numero uno di Confesercenti Sicilia, Vittorio Messina, «è nella parte bassa della classifica tricolore, in linea con i risultati ottenuti nel Mezzogiorno. Per carità, si tratta di un buon risultato, che conferma tuttavia i limiti del settore, nell’Isola ancor molto concentrato sul comparto balneare, che in Italia ha peraltro subito una frenata segnando la crescita più bassa di visitatori (+3%) a causa della flessione, in particolare, della domanda italiana».

(Nella foto la cattedrale normanna di Cefalù)

Un servizio completo di Andrea D'Orazio sul Giornale di Sicilia in edicola oggi

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