Il decollo c’è stato, ma il volo non ha raggiunto le quote toccate nel resto d’Italia mentre le acrobazie estive hanno sì riportato le lancette ai tempi pre-pandemia, senza però dare abbrivio ai mesi autunnali. In sintesi, è il bilancio del turismo siciliano nel 2023 tracciato ieri da Assoturimo su dati elaborati dal Cst di Firenze in scala nazionale: un quadro che sul territorio fotografa un aumento del 4,4% di presenze nelle strutture ricettive contro l’8% rilevato, in media, su tutto il Paese. L’asticella regionale, evidenzia il presidente dell’associazione, nonché numero uno di Confesercenti Sicilia, Vittorio Messina, «è nella parte bassa della classifica tricolore, in linea con i risultati ottenuti nel Mezzogiorno. Per carità, si tratta di un buon risultato, che conferma tuttavia i limiti del settore, nell’Isola ancor molto concentrato sul comparto balneare, che in Italia ha peraltro subito una frenata segnando la crescita più bassa di visitatori (+3%) a causa della flessione, in particolare, della domanda italiana».
(Nella foto la cattedrale normanna di Cefalù)
Un servizio completo di Andrea D'Orazio sul Giornale di Sicilia in edicola oggi
Scopri di più nell’edizione digitale
Per leggere tutto acquista il quotidiano o scarica la versione digitale.
Caricamento commenti
Commenta la notizia