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Impianti rinnovabili, protocollo Regione-Terna per monitorare le richieste di connessione alla rete

Nel piano di Sviluppo 2023–2032 sono previsti 3,2 miliardi di investimenti in Sicilia, valore che pone l'Isola al primo posto tra quelle con maggiori finanziamenti

Regione Siciliana e Terna, società che gestisce la Rete Elettrica di Trasmissione Nazionale guidata da Giuseppina Di Foggia, hanno firmato un protocollo d’intesa per avviare una nuova collaborazione per migliorare la programmazione e la localizzazione di nuove infrastrutture elettriche nel territorio, nonché accelerare le opere del piano di sviluppo della Rete Elettrica di Trasmissione Nazionale, necessarie al raggiungimento degli obiettivi indicati nel Piano Energetico Ambientale Regionale (PEAR).

In particolare, sarà possibile monitorare le richieste di connessione alla rete di impianti rinnovabili, attraverso la condivisione di informazioni e dati. In base ai termini dell’accordo, sottoscritto da Calogero Giuseppe Burgio, direttore del Dipartimento Energia, e da Enrico Maria Carlini, responsabile Pianificazione del Sistema Elettrico e Autorizzazioni - della durata di cinque anni - sarà istituita una cabina di regia con poteri di indirizzo e saranno istituiti tavoli tecnici per regolare lo scambio dati, concertazione, gestione delle esigenze territoriali e semplificazione normativa.

Grazie a una nuova piattaforma digitale, che rappresenterà un canale privilegiato per lo scambio di informazioni, Terna digitalizzerà la comunicazione tra enti riguardo lo stato degli impianti di produzione da fonti rinnovabili e l’iter delle richieste di connessione alla rete di trasmissione elettrica nazionale.

Tra i principali interventi previsti in Sicilia, Terna ha inserito nel Piano di Sviluppo 2023–2032 la realizzazione di tre opere: l’elettrodotto Caracoli–Ciminna, in provincia di Palermo, per la connessione alla rete AAT del punto di approdo del Tyrrhenian Link; l’elettrodotto tra la stazione elettrica di Fulgatore e quella di Partinico per la raccolta di produzione da fonte rinnovabile prevista nell’area e il collegamento marino tra i nodi di Priolo in Sicilia e di Rossano, in Calabria, che sfrutterà siti esistenti per rafforzare l’affidabilità della rete siciliana e incrementare i flussi energetici con il continente.

Nell’arco temporale del Piano di Sviluppo, la società investirà in Sicilia 3,2 miliardi di euro, valore che pone la Regione al primo posto tra quelle con maggiori investimenti.

«L’azione del mio governo - ha affermato il presidente della Regione, Renato Schifani - intende seguire e agevolare, per quanto di sua competenza, l'imponente opera di adeguamento della Rete nazionale che Terna sta operando sia nel territorio regionale che con i collegamenti Tyrrhenian Link e Tunita (con la Tunisia, ndr. L'Isola si candida a diventare un naturale hub energetico nazionale, partendo proprio dalle fonti rinnovabili. L'obiettivo è di raggiungere nel 2030 i 10,38 gigawatt di potenza installata complessivamente per le fonti rinnovabili. Ad oggi la Regione ha già rilasciato autorizzazioni per circa 5 gigawatt». Secondo l'assessore regionale all'Energia, Roberto Di Mauro: «Questo protocollo d'intesa è fondamentale perché consentirà di condividere informazioni e dati e velocizzare così le procedure autorizzative».

Per Francesco Del Pizzo, direttore Strategie di Sviluppo Rete e Dispacciamento: «La firma di questo protocollo rappresenta per Terna un’ulteriore conferma della collaborazione messa in atto con la Regione Siciliana per perseguire insieme gli obiettivi della transizione energetica. Grazie allo scambio di energia prodotta da fonti rinnovabili, allo sviluppo di interconnessioni con l’estero e all’accelerazione del processo di decarbonizzazione, l'azienda punta a un sistema energetico sempre più interconnesso e sostenibile, che garantisca sicurezza, affidabilità ed economicità al nostro Paese».

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