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Vertenza Almaviva, M5s: «Da governi Meloni e Schifani solo chiacchiere»

La senatrice Bevilacqua ha depositato un emendamento in legge di bilancio nazionale sul servizio 1500

Sulla vertenza che riguarda 621 lavoratori di Almaviva, di cui quasi 500 siciliani si pronunciano il deputato regionale Adriano Varrica e la senatrice Dolores Bevilacqua del M5s.

«Chiacchiere e prese in giro. Questo ad oggi è il modus operandi dei governi Meloni e Schifani - dicono deputato e senatrice -. Stiamo parlando in massima parte di persone che hanno perso il diritto alla clausola sociale e dunque al loro posto di lavoro solo perché costrette a servire la collettività nell’ambito del prezioso servizio di assistenza telefonica della fase pandemica 1500».

«L’intero bacino di persone che stanno perdendo il lavoro a causa della chiusura di Almaviva Contact va garantito - continuano Varrica e Bevilacqua -. Oggi i nodi stanno venendo al pettine. Il governo nazionale si era impegnato ad attivare un servizio permanente 1500, con obiettivi diversi da quelli legati alla pandemia, dove avrebbero dovuto trovare spazio buona parte dei lavoratori. Durante la riunione al ministero delle scorse settimane - accusano gli esponenti di Cinquestelle - hanno calato la maschera: da 200 FTE garantiti (oltre 300 posti di lavoro) ora il governo intende impegnarsi per qualche decina di lavoratori, poco meno del 10% dei lavoratori. Per gli altri, invece, si prospetta il ricatto di cassa integrazione e corsi di formazione alla cieca per un anno o, in alternativa, licenziamento immediato».

Bevilacqua ha depositato un emendamento in legge di bilancio nazionale sul servizio 1500. «Ora - spiega - il governo potrà riformulare con adeguate coperture per rendere il servizio stabile e non disperdere centinaia di posti di lavoro e professionalità. Ho inoltre proposto di valorizzare le professionalità di questo bacino di lavoratori per il servizio 1522».

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