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Rischi e cambiamenti climatici, una rete innovativa per monitorare lo stato del mare in Sicilia e a Malta

Strumenti ad alta tecnologia per monitorare il rischio di eventi catastrofici dovuti ai cambiamenti climatici nel canale di Sicilia

La 'Radcliffe wave' che porta culle di stelle nella Via Lattea (fonte: Alyssa Goodman/ arvard University)

Una rete innovativa di osservazione per migliorare la descrizione dello stato del mare in Sicilia e a Malta basata sull’integrazione di diverse tecnologie, quali HF-radar, sensori sismici, sensori di livello del mare, boe ondametriche e stazioni meteo potenziando le reti osservative già operanti nel centro del Mediterraneo e installando nuovi sistemi di osservazione.

E’ questo il risultato del progetto i-WaveNET, finanziato nell’ambito della programmazione 2014\2020 dell’Interreg V A Italia-Malta, il programma di Cooperazione Territoriale Europea di tipo transfrontaliero marittimo che coinvolge la Sicilia e Malta con l’obiettivo di rafforzare la coesione economica e sociale dell’area. Il Programma è co-finanziato dall’Unione Europea attraverso il Fondo Europeo di Sviluppo Regionale.

I risultati del progetto, di cui è capofila l’Università di Palermo, sono molto preziosi considerato che negli ultimi decenni è cresciuto il numero di eventi meteo-marini estremi nel Mediterraneo, a causa del cambiamento climatico e dei fenomeni sismici. Eventi che hanno causato in alcuni casi anche catastrofi e che col passare del tempo hanno sempre più innalzato i livelli di rischio per le popolazioni costiere.

Il progetto i-WaveNET ha visto l’implementazione di una rete innovativa di osservazione dello stato del mare in area transfrontaliera che integra diverse tecnologie (radar HF, boe ondametriche direzionali di tipo accelerometrico, sismografi ad alta sensibilità, mareografi, modelli numerici) per mettere a punto un Sistema di Supporto alle Decisioni (DSS) da trasferire agli enti locali e nazionali per la mitigazione del rischio costiero legato ad eventi estremi potenzialmente catastrofici nell’area del canale di Sicilia, come ad esempio le mareggiate.

Nell’ambito delle attività del progetto I-WaveNET, a Sciacca è nata una stazione meteo costiera e sono stati installati dei sistemi di radar ad alta frequenza al Faro di Capo San Marco a Sciacca e alla sede del CNR a Capo Granitola. Le boe ondametriche direzionali sono state installate a largo di Marina di Ragusa, di Mazara del Vallo e a nord di Malta. Nove strumenti ad alta tecnologia come i sismometri broadband a tre componenti co-localizzati con i sistemi HF sono stati installati a Malta e in Sicilia, a Pozzallo, Marina di Ragusa, Ragusa e Torretta Granitola.

Grazie alle azioni di sistema e una governance transfrontaliera di gestione delle emergenze, il progetto ha messo a disposizione le tecnologie necessarie a supportare la programmazione di azioni future per la mitigazione degli effetti del cambiamento climatico e degli eventi catastrofici provenienti dal mare.

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