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Casa, 40 milioni per ridurre l'aumento del mutuo delle famiglie siciliane

La norma è tra le variazioni di bilancio della Regione ed è stata preparata dall'assessorato all'Economia. Ne potranno beneficiare i nuclei con reddito fino a 50 mila euro

Panoramica di Trapani

La norma è pronta per il voto, previsto fra domani, martedì 7 novembre, e giovedì. Assegna 40 milioni all’Irfis per erogare contributi alle famiglie siciliane a basso reddito che hanno subito fra il 2022 e il 2023 un aumento della rata del mutuo superiore al 3%.

Il contributo che l’assessore regionale all’Economia, Marco Falcone, ha previsto per abbattere il tasso dei mutui è la misura principale delle variazioni di bilancio. Una manovra da poco meno di 300 milioni che, tra l’altro, stanzia fondi per i Comuni e premia alcune categorie di lavoratori della galassia della Regione e di precari.

La norma sui mutui è in realtà abbastanza snella. Stanzia i 40 milioni e indica che andranno a chi ha subito aumenti del tasso variabile nel 2022 e nel 2023. Il contributo è limitato ai mutui per la prima casa. Un successivo decreto dello stesso Falcone determinerà le regole per accedere al contributo. Si sa già che l’Irfis emetterà un bando destinato a famiglie che in linea di massima dovranno avere un reddito non superiore a 50 mila euro. Le famiglie dovranno dimostrare che fra un anno e l’altro l’aumento è stato superiore al 3 per cento e la Regione coprirà la quota che va oltre questa soglia.

Il servizio completo di Giacinto Pipitone sul Giornale di Sicilia in edicola. Nella foto panoramica di Trapani

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