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Ancora guai per la Caronte&Tourist, dopo l’accordo sulle Isole minori altro maxi sequestro della finanza

Quarantotto ore dopo la firma del rinnovo dell’appalto per i collegamenti notificato all’assessorato il blocco di una quota dei 40 milioni destinati alla compagnia

La guardia di finanza ha scritto alla Regione venerdì, esattamente due giorni dopo la notizia dell’aggiudicazione del servizio di collegamento via mare con Lampedusa e Linosa alla Caronte&Tourist per 40 milioni. Il nucleo di polizia economico-finanziaria, sezione Frodi comunitarie, ha inviato una Pec notificando all’assessorato alle Infrastrutture il sequestro preventivo di una quota del budget destinato alla compagnia di navigazione.

È un altro passaggio della tempesta giudiziaria che ha colpito il colosso dei traghetti fra la primavera e l’estate. E riguarda sempre il caso delle tre navi impiegate nelle tratte Milazzo-Eolie e Palermo-Ustica che per i magistrati non sarebbero conformi ai requisiti dichiarati per partecipare all’appalto (poi vinto) della Regione perché non adatte al trasporto dei disabili malgrado, sostiene la Procura di Messina, negli atti di partecipazione alla gara sia stato dichiarato diversamente dai vertici della compagnia.

Le tre navi impiegate su queste tratte – Bridge, Helga e Ulisse – erano state sequestrate a giugno. Con il nuovo provvedimento notificato all’assessorato venerdì pomeriggio la Guardia di Finanza indica ora un conto corrente al quale la Regione dovrà versare evidentemente una quota dell’appalto appena assegnato per adempiere anche alla parte finanziaria del sequestro (nel verbale viene citato un ulteriore provvedimento redatto proprio venerdì). Del quale, paradossalmente, la Regione stessa è beneficiaria visto che in base all’inchiesta la Caronte&Tourist avrebbe incassato illegittimamente finanziamenti pubblici per un servizio di collegamento che non avrebbe dovuto aggiudicarsi. In estate, quando scoppiò il caso, la somma di cui la Regione sarebbe creditrice in quest’ottica è stata stimata in una decina di milioni.

Anche per questo motivo mercoledì, quando l’assessore Alessandro Aricò ha annunciato l’assegnazione dell’appalto per Lampedusa alla compagnia del gruppo Franza, alla Regione si è discusso di questioni di opportunità. Visto che l’assegnazione di un appalto pubblico di queste dimensioni arriva proprio mentre l’inchiesta sull’appalto riguardante le tratte per le Eolie e per Ustica si avvia alle battute finali.

Un servizio completo di Giacinto Pipitone sul Giornale di Sicilia in edicola oggi

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