Oltre 40 gradi fuori, ma dentro, nelle reception delle strutture ricettive dell’Isola, nonostante il refrigerio dei condizionatori, c’è qualcosa di più caldo: il telefono che squilla. E buona parte delle chiamate, al di là di qualche siciliano alla ricerca di una camera last minute per Ferragosto, arriva da turisti stranieri intenzionati a disdire la prenotazione estiva. Anche a settembre. Il motivo?
Vittorio Messina, presidente di Confesercenti Sicilia e di Assoturismo, punta l’indice verso «il terremoto scatenato sugli aerei in arrivo e in partenza da Catania dopo l’incendio nello scalo: i viaggiatori non si fidano più e in assenza di una data certa sulla completa riapertura di Fontanarossa, per non correre il rischio di ritrovarsi con voli spostati da un aeroporto all’altro o peggio ancora cancellati, preferiscono rinunciare alla vacanza siciliana».
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