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Dai conti deposito ai piani di accumulo

La strada del risparmio è sempre più impervia, ma il mercato offre opzioni per il «tesoretto» delle famiglie

Le banche sono al lavoro per consentire ai clienti di ridurre l'impatto dell'inflazione e del rialzo dei tassi d'interesse da parte della Bce. L’inflazione rischia di erodere il risparmio e se ciò accade nel lungo periodo, il rischio è che i cittadini si disaffezioneranno dal risparmio, perché se lo vedono bruciare dall'inflazione.

I principali istituti di credito italiani stanno già valutando alcune strategie sui tassi dei conti deposito mentre, viene sottolineato, il tema dei conti correnti potrebbe essere affrontato con una riduzione per i clienti dei costi. Sui tassi dei conti depositi dopo anni di stallo si registra un aumento importante che arriva in alcuni casi a sforare la soglia del 3% lordo annuo. Il conto deposito consiste nel versare una somma di denaro alla banca, che si impegna a restituirtela a scadenza (se vincolato) oppure quando vorrai (se libero), aggiungendo gli interessi maturati fino a quel momento. Dopo il primo versamento, inoltre, si possono fare versamenti aggiuntivi. È quindi un incentivo al risparmio. La remunerazione dei conti correnti rimane infatti vicina allo zero ma questi, fanno osservare alcuni operatori, sono considerati un servizio e non una forma di risparmio. Alcune banche proprio per offrire sostegno ai propri clienti hanno già messo in campo un taglio dei costi.

Discorso diverso, invece, per il tasso praticato sui nuovi depositi a durata prestabilita (cioè solo certificati di deposito e depositi vincolati) dove si vede una crescita dei rendimenti. A marzo, secondo i dati dell'Abi, il tasso si attestava al 2,65%. Per dare una idea dell'incremento, questo stesso tasso a marzo 2022 era pari allo 0,06%. Resta un classico il piano di accumulo che consente di cogliere le opportunità del mercato, coniugando l'importanza di diversificare gli investimenti con la possibilità di effettuare anche piccoli versamenti periodici. Il piani di accumulo prevede che mese dopo mese la stessa cifra venga impiegata in quote del prodotto finanziario sottostante sulla base della sua quotazione. Se, ad esempio, investo 100 euro e il prezzo è 100, comprerò una quota. Se, invece, la quotazione scende a 50 comprerò due quote. Il Piano di Accumulo (PAC) può essere un buon alleato del risparmiatore nei momenti di crisi. Quando i mercati finanziari sono caratterizzati da volatilità o gli investimenti hanno il segno meno, di solito i risparmiatori si lasciano prendere dal panico e decidono di disinvestire. Il risparmio è una strada sempre più difficile.

La spesa per gli alimenti e bevande è costata agli italiani quasi due miliardi di euro in più rispetto allo scorso anno, a fronte però di una riduzione delle quantità acquistate. È quanto emerge in sintesi dall'ultima rilevazione dell'Osservatorio Ismea-NielsenIQ sugli acquisti alimentari domestici relativa al primo trimestre di quest'anno. L'incremento medio dello scontrino dell'8,6% indicato da Ismea, riflette anche l'adozione di strategie volte al risparmio, soprattutto da parte dei nuclei a basso reddito, senza particolari differenze tra Nord, Centro e Sud della Penisola.

L'inflazione, seppur in rallentamento su base annua, continua a rimanere su valori sostenuti soprattutto a tavola dove l'Istat a marzo certifica +12,6%. Secondo l'analisi sono le famiglie con gli adolescenti a fare i maggiori sacrifici.

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