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Emorragia degli italiani: scappano all’estero, la Sicilia è la prima regione del Sud

Per il ministro Messa è il momento ideale per riuscire a risolvereil problema della fuga dei cervelli (fonte: The People Speak!)

La Sicilia è la prima regione del Sud per partenze. E no, non si tratta di vacanze. Non è una novità che sempre più siciliani decidano di abbandonare la propria terra per cercare fortuna altrove. Il dato che fa rabbrividire lo fornisce il Rapporto italiani nel mondo 2022, promosso dalla Fondazione Migrantes della Conferenza episcopale italiana: tra coloro che partono quasi la metà sono under 34.

E se la Sicilia detiene il primato al Sud, su scala nazionale l’isola si piazza al secondo posto dietro alla Lombardia, ma attenzione: i numeri dell’emigrazione del Nord - che sembra essere la zona più colpita dal fenomeno considerato il Veneto al terzo posto dietro la Sicilia - devono essere letti più approfonditamente. Infatti, si tratta di una prima emigrazione dal Mezzogiorno, che una volta arrivata al Nord riparte per l’estero. Insomma, Lombardia e Veneto come prima piattaforma di accoglienza, un trampolino di lancio verso migliori opportunità:

«In molti casi chi lascia il nostro Paese lo fa per necessità e non per libera scelta - ha sottolineato il capo dello Stato, Sergio Mattarella -, non trovando in Italia una occupazione adeguata al proprio percorso di formazione e di studio. Serve un’adeguata riflessione sui giovani con alto livello di formazione che spesso non fanno ritorno, con conseguenze rilevanti sulla composizione sociale e culturale della nostra popolazione».

Nel rapporto viene sottolineato come «i giovani italiani non si sentono ben voluti dal proprio Paese e dai propri territori di origine, sempre più spinti a cercar fortuna altrove». La via per l’estero, dunque, si presenta loro quale unica scelta da adottare per la risoluzione di tutti i problemi: autonomia, serenità, lavoro, genitorialità. E così ci si trova di fronte a una Italia demograficamente in caduta libera. Quest’anno sono state 83 mila le partenze con una flessione del 25% degli espatri. Un trend che non perde il suo ritmo se si considera che dal 2006 al 2022 la mobilità italiana è cresciuta dell’87%. In particolare, del 94,8% quella femminile e del 75,4% quella dei minori.

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