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La russa Lukoil respinge l’offerta di acquisto della raffineria di Priolo da un fondo Usa

La russa Lukoil ha respinto un’offerta di acquisto della raffineria italiana di Priolo da parte di un fondo di private equity Usa, la Crossbridge Energy Partners. Lo scrive il Financial Times secondo cui il trader Vitol si era offerto di finanziare l’operazione di Crossbridge che eviterebbe «la nazionalizzazione dello stabilimento siciliano» su cui incombe l’avvio delle sanzioni sul petrolio russo dal 5 dicembre. La cessione a un proprietario non russo, scrive il quotidiano, permetterebbe allo stabilimento di cercare fonti alternative di greggio.

Ma lo stabilimento della Lukoil di Priolo «deve continuare a produrre», salvaguardando «il lavoro di quasi 10mila famiglie», afferma il ministro per le imprese e il made in Italy Adolfo Urso  secondo cui “sappiamo che il 5 dicembre scattano le sanzioni sul petrolio russo» e «pensiamo che l’azienda possa reperire petrolio da altri paesi» grazie anche «alle misure che eventualmente dovremo realizzare» oltre a quelle già attuate di concerto con il Mef. “Poi - ha aggiunto sarà l’azienda a decidere se continuare o vendere l’asset ma l’obiettivo del governo e delle parti sociali è che l’azienda continui a produrre»

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