Da una parte il buon flusso di presenze, paragonabile all’era pre-Covid, dall’altra, una quota rilevante di strutture ricettive che preferiscono chiudere per non rischiare di essere travolte dal caro bollette, mentre quelle rimaste aperte pensano di congelare l’attività subito dopo il 2 novembre, con il 95% degli agriturismi che ha già deciso in entrare in “ibernazione” fino in primavera. È il paradosso del ponte lungo di Ognissanti in Sicilia, tratteggiato da due distinti report, elaborati a livello nazionale da Assotursimo Confesercenti e Coldiretti, con dati e ragionamenti che, proiettati in scala regionale, fanno emergere con più chiarezza gli opposti della medaglia.
Sul Giornale di Sicilia oggi in edicola un servizio di Andrea D'Orazio
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