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Spesa sbloccata alla Regione Siciliana, assessorati pronti a saldare le imprese

Il tappo è già saltato. E, almeno sulla carta, si traduce in un via libera della Regione al pagamento dei crediti che le associazioni di categoria rivendicano da mesi. È una operazione che vale almeno 900 milioni ma su cui gli imprenditori mantengono un atteggiamento cauto, quasi di diffidenza.

Il blocco della spesa va avanti da giugno. Da quando è iniziato il ritardo nel cosiddetto riaccertamento dei residui attivi del 2021. Operazione che porta con sé una verifica contabile che riguarda l’attualità di ogni singola uscita rispetto a quando fu programmata: e in questo stato si trovavano fino al giugno scorso circa 22 mila voci di spesa.

L’emergenza è deflagrata ad agosto, in piena campagna elettorale, quando Confindustria, Ance, Confartigianato e Cna hanno lamentato ritardi di mesi sui pagamenti attesi dalle imprese per lavori o forniture di servizi già eseguiti da tempo. Sul banco degli imputati finirono Musumeci e l’assessore all’Economia Gaetano Armao, che a loro volta criticarono la lentezza di alcuni dei principali dirigenti della Regione.

Nelle stesse settimane Renato Schifani, all’epoca solo candidato a Palazzo d’Orleans, aveva firmato patti con le associazioni di categoria che avevano al primo punto proprio lo sblocco dei crediti. Si arriva così a questa nuova fase. Nei prossimi giorni il ragioniere generale della Regione, Ignazio Tozzo, porterà sul tavolo del neo presidente il decreto finale del riaccertamento. Ultimo atto di una procedura amministrativa che va avanti da metà settembre e che nei giorni scorsi ha già permesso di chiudere la verifica contabile sui residui. Al punto che qualche assessorato ha già firmato i primi mandati di pagamento per le imprese creditrici: fra i primi si è mosso il dipartimento Infrastrutture, guidato da Fulvio Bellomo, che questa settimana ha già firmato qualche centinaio di mandati di pagamento.

Sono tutte firme su atti amministrativi che eliminano il «tappo» individuato in estate. Ma il materiale pagamento dei crediti necessita di altri passaggi. E per questo motivo ieri le principali associazioni di categoria hanno accolto con cautela la notizia della chiusura dell’iter amministrativo: «Lo stallo sarà realmente superato quando arriveranno i pagamenti. È una buona notizia che la procedura sia ripartita ma ora bisogna accelerare in fretta l’iter di erogazione materiale delle risorse perché se passeranno settimane o mesi con rimpalli fra assessorati e banche si rischia di arrivare a dicembre, quando la cassa regionale chiuderà». Da qui l’ulteriore appello dell’associazione dei costruttori edili a Schifani per fare in fretta.

Dall’assessorato all’Economia ieri hanno assicurato che i pagamenti verranno ultimati prima di dicembre e che di giorno in giorno ogni dipartimento metterà in campo le proprie procedure di pagamento. Ma anche Andrea Di Vincenzo, segretario regionale di Confartigianato Sicilia, lascia intendere che bisognerà attendere ancora un po’ prima di considerare il problema risolto del tutto: «Finora si è già perso troppo tempo. Speriamo che adesso non serva attendere ancora. Le imprese hanno sofferto troppo in questa fase. Serve una pubblica amministrazione efficiente e confidiamo nell’impegno che Schifani ha preso sulla “buona burocrazia” nell’incontro avuto in Confartigianato durante la campagna elettorale».

Schifani ieri ha mostrato di essere più impegnato sul fronte delle emergenze che sulle trattative politiche che riguardano la giunta: nei giorni scorsi ha incontrato l’assessore uscente ai rifiuti, Daniela Baglieri, per mettere a punto soluzioni all’emergenza nata dalla chiusura della discarica di Siculiana. Una prima mossa ha permesso di trovare ospitalità per tre mesi a Bellolampo ai rifiuti di dieci Comuni palermitani che non possono più essere smaltiti nell’Agrigentino.

Schifani nei giorni scorsi ha anche dovuto affrontare la crisi nata nel Trapanese per via delle alluvioni. E sulla quale ha raccolto il plauso dell’opposizione. Il leader dei grillini, Nuccio Di Paola, ha ringraziato il presidente «per la sensibilità e l’attenzione dimostrata verso le comunità colpite». Anche Di Paola ha però sollecitato interventi di tipo economico: «Auspichiamo che la Regione metta subito in campo gli atti necessari alla richiesta dello stato di calamità per garantire ristori ai cittadini e alle imprese che hanno subito danni».

 

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