Bonus carburante esteso a nuove categorie, dopo l’approvazione del decreto Aiuti ter. La misura è stata introdotta da parte del Governo per riuscire a far fronte, o almeno a sostenere in parte, i lavoratori che hanno subito i rincari dei prezzi della benzina e del diesel dall’inizio dell’anno.
I nuovi beneficiari
Oggi potranno beneficiare del suddetto bonus anche le imprese della pesca, agromeccaniche e agricole, per sostenere le spese a cui queste realtà hanno dovuto far fronte durante il quarto trimestre del 2022 – da ottobre a dicembre – per acquistare il carburante che viene usato per la trazione dei mezzi impiegati per la propria attività professionale.
Bonus carburante, cos'è
I beneficiari avranno diritto a un credito d’imposta pari al 20% dei costi sostenuti per l’acquisto di gasolio e benzina impiegati nei mezzi che vengono usati per le attività, oltre che per il riscaldamento dei fabbricati e delle serre indispensabili per la professione. Il bonus carburante copre le spese che le imprese hanno sostenuto nel quarto trimestre dell’anno. È importante che le stesse siano comprovate con tutte le relative fatture d’acquisto, al netto dell’imposta sul valore aggiunto. Altra cosa da sapere è che si può beneficiare della misura di sostegno solo ed esclusivamente in compensazione sino al 30 giugno 2023 o al 31 dicembre 2023. I nuovi soggetti introdotti tra i beneficiari del bonus carburante hanno la possibilità di cedere il loro credito d’imposta a cui hanno diritto ad altri soggetti, per intero (tra cui anche istituti di credito e altri intermediari). Si può procedere poi con altre due cessioni, ma solo nei confronti di banche e intermediari finanziari, società appartenenti a un gruppo bancario, imprese di assicurazione.
Quando scade il bonus carburante
Il bonus ovviamente ha una scadenza, i soggetti che ne possono usufruire devono comunicare all’Agenzia delle Entrate, entro il 16 febbraio 2023, l’importo maturato nel corso del 2022, altrimenti decade il diritto di fruire del credito rimanente.