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Impianto fotovoltaico, arriva il modello semplificato: costi dei pannelli solari

Il ministero della Transizione Ecologica (Mite) ha firmato il decreto che attua le norme del Decreto Energia semplificando l’installazione degli impianti fotovoltaici. Per accedere ai contributi adesso c'è il modello semplificato.

Cos'è il fotovoltaico

Il fotovoltaico producendo energia elettrica grazie alla luce solare permette di ridurre i consumi e molte famiglie italiane, soprattutto negli ultimi anni, si stanno convertendo. Riesce a produrre energia da una fonte rinnovabile e inesauribile come quella solare. Ne esistono di due categorie: quelli connessi alla rete elettrica locale (“grid connected”), che lavorano parallelamente alla rete elettrica che alimenta la casa. Durante il giorno un accumulatore immagazzina l’energia. E quella prodotta in eccesso viene venduta alla rete. L’altro tipo sono quelli isolati dalla rete (“stand alone”), indipendenti dalla rete elettrica.

Costi

Il costo di installazione di un impianto da 3 kWp ha un costo medio che va dai 5mila ai 7mila euro considerando lo sconto applicato in fattura. Per un impianto di produzione da 1kW elettrico da fotovoltaico occorrono 5-7 metri quadri per i moduli.

Quanto si risparmia

Il bonus ristrutturazioni al 50% e il superbonus 110% (con i paletti di lavori “trainati” e “trainanti”) permettono di eseguire i lavori a costo zero o dimezzato.

Il modello semplificato

Il modello unico semplificato agevola ulteriormente l’iter burocratico per gli “impianti solari fotovoltaici su edifici o su strutture e manufatti fuori terra diversi dagli edifici, nonché nelle relative pertinenze, di potenza nominale complessiva fino a 200 kW”. Il modello deve essere utilizzato per la realizzazione, modifica, potenziamento, connessione e esercizio degli impianti con alcune caratteristiche stabilite.

I requisiti

Le caratteristiche sono che gli impianti siano situati presso clienti finali già dotati di punti di prelievo per i quali siano necessari lavori semplici, per i quali sia richiesto il ritiro dell’energia al Gse, il Gestore dei servizi energetici, incluso il ritiro dedicato. Il nuovo modulo, non utilizzabile sugli immobili sottoposti a vincolo (tranne alcune eccezioni), deve essere trasmesso dal richiedente al suo gestore di rete, che effettuerà le verifiche. Se l’esito è positivo, si avvierà in automatico l’iter di connessione alla rete.

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