Sabato 23 Novembre 2024

Autostrada Palermo-Catania, il calvario durerà altri quattro anni

Il viadotto Ferrarelle

Per rendere chiaro il concetto, basterebbe tirare fuori una notizia che qualche tempo fa ha dato il Giornale di Sicilia: ci sono così tanti cantieri, interruzioni e deviazioni sulla Palermo-Catania che persino Google non ci ha più capito niente e si è confuso, sbagliando di fatto le indicazioni stradali sul Maps, di solito salvezza degli automobilisti. Nell’applicazione che indica i percorsi di praticamente ogni strada del mondo, cercando il tratto tra Palermo e Catania segnalava una mappa completamente sbagliata e un tempo dilatato di percorrenza: 3 ore e 49 minuti, a volte addirittura 4 ore. La A19 infatti era, di fatto, tagliata a metà, secondo quanto riportato da Google Maps, con un’uscita obbligatoria allo svincolo di Resuttano (in direzione Catania), con un’avventurosa salita verso le Madonie, tra Blufi e Castellana, per poi rientrare in autostrada addirittura a Dittaino, circa 60 chilometri dopo. L’Anas, l’azienda che si occupa dell’A19, come scrive Luigi Ansaloni sul Giornale di Sicilia in edicola oggi, è stata costretta a scrivere al gigante di Internet per chiedere di modificare le indicazioni. L’Anas, l’azienda che si occupa dell’A19, è stata costretta a scrivere al gigante di Internet per chiedere di modificare le indicazioni. Non solo, il sottosegretario Giancarlo Cancelliri ha dato delle indicazioni poco incoraggianti sul ritorno alla normalità: ci vorranno altri quattro anni. In effetti, fare tutti gli interventi previsti (sono più di 80) richiede tempo, e rimettere in piedi un’autostrada costruita nel 1970 non è facile.

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