
Sono 146 mila le imprese italiane che sono concretamente a rischio usura e una su tre opera al Sud e in Sicilia. Attività che attualmente danno lavoro a circa 500 mila addetti. Si tratta prevalentemente di imprese artigiane, esercenti/attività commerciali o piccoli imprenditori che sono «scivolati» nell’area dell’insolvenza e, conseguentemente, sono stati segnalati dagli intermediari finanziari alla Centrale dei Rischi della Banca d’Italia. Di fatto, questa «schedatura» preclude a queste attività di accedere a un nuovo prestito. Lo rileva l’Ufficio studi della Cgia sottolineando che un’impresa a rischio su tre è al Sud e in Sicilia. A Roma, Milano, Napoli e Torino le situazioni più critiche.
1 Commento
Pensionata per forza
17/07/2022 14:35
Ecco come consegnare piccola e media impresa del sud nelle mani di strozzini e mafiosi!!! Sarebbe questo il modo per risollevare l'economia meridionale? Dov'è il Governo, che dovrebbe risolvere i problemi del Paese?