Beni di prima necessità sempre più cari. A marzo si è assistito ad una raffica di aumenti per i prodotti alimentari: dalla pasta all’olio, dalle verdure al pesce, con rincari, in alcuni casi, addirittura a doppia cifra.
C’è chi, come l'Unione Nazionale Consumatori sulla base dei dati Istat, ha stilato una classifica: in testa c'è l'olio che costa il 23,3% in più in un anno, un +4,7% rispetto al mese precedente. Al secondo posto i vegetali freschi aumentati del 17,8% in un anno. Al terzo posto il burro con il 17,4% e che in un solo mese registra un +2,6%. Giù dal podio troviamo la pasta con +13%, poi i frutti di mare con un +10,8% e la farina con un incremento del 10%. Al settimo posto c’è la carne bianca con +8,4%, poi la frutta fresca (+8,1%) che si colloca al secondo posto dei rincari mensili con un +2,8% su febbraio 2022. Chiudono le prime dieci posizioni il pesce fresco (+7,6%) e i gelati (+6,2%).
In undicesima posizione troviamo i preparati di carne (carne macinata, wurstel e salsicce) con +5,9%, il pane (fresco e confezionato) con un +5,8%, ex aequo con i succhi di frutta e verdura. Poi c’è il latte conservato e la margarina (entrambi a +5,7%), il riso e lo zucchero (a +5,6%), al 18° posto l'olio di oliva con +5,5%, poi i vegetali surgelati (+5,4%). Chiude la top 20 la carne ovina e caprina con +4,9%.
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