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Labriola fa pulizia in casa Tim e dà il via al riassetto del gruppo

L'amministratore delegato di Tim Pietro Labriola

Pietro Labriola fa «pulizia» in Tim e con il suo piano dà il via al riassetto del gruppo. Un Consiglio d’amministrazione durato oltre 7 ore ha approvato i conti che consegnano un 2021 in rosso per 8,7 miliardi, segnato da svalutazioni per 4,1 miliardi e 3,8 miliardi di stralcio delle attività per imposte anticipate, decretando per quest’anno niente dividendo.

La strategia per il prossimo triennio però punta a stabilizzare l'ebitda e a riportare i ricavi in crescita tra l’1 e il 3% e a trasformare il gruppo creando una Netco in cui insieme alla rete confluirà Sparkle e una Servco (consumer, enteprise e Tim brasil). Entro la semestrale la trasformazione verrà presentata ufficialmente. La società di servizi punterà sul digitale, in particolare sul Cloud (visto crescere ad un ritmo del 15% annuo), sul IoT (+10%) e sulla Cybersecurity (+10%).

La società della Rete partendo dalla copertura del 94% in FTTC, prevede di accelerare il roll out FTTH, realizzato da FiberCop, raggiungendo il 60% delle unità immobiliari tecniche a livello nazionale entro il 2026 con un incremento di circa 3 punti percentuali rispetto al precedente obiettivo. È il primo passo per arrivare poi a fondere la società dedicata all’infrastruttura con Open Fiber. Sarebbe peraltro in via di definizione un nuovo Memorandum of Understanding con Cdp per realizzare la Rete Unica anche se, a dispetto del crescendo di attese, ci vorrà ancora tempo per arrivare a un accordo. È questa però la strada maestra che Labriola intente seguire e gli advisor sulla base del nuovo piano torneranno a discutere con Kkr per trovare una soluzione alternativa all’opa.

Il fondo, interessato al 100% della società era disposto a offrire 0,505 euro per azione (ai valori di Borsa oggi rappresenterebbe un premio di oltre il 48%) ma non ha messo una dead line alle trattative. Tornando ai conti, i ricavi del 2021 sono stati pari a 15,3 miliardi di euro (-1,9%) e l’ebitda organico è stato pari a 6,2 miliardi (-9,6%). Nel quarto trimestre i ricavi sono stati pari a 4 miliardi (-4,4%) e l’ebitda si è attestato a 1,4 miliardi (-21,9%). L’indebitamento finanziario netto al 31dicembre 2021 si è attestato a 22,2 miliardi di euro (17,6 miliardi di euro su base after lease), con una riduzione di 1,1 miliardi di euro rispetto allo scorso esercizio (1 miliardo di euro su base after lease). Infine Labriola negozierà la cessione della quota in Inwit con Ardian e un consorzio di investitori istituzionali che hanno presentato un’offerta vincolante per l’acquisto della maggioranza del capitale sociale della holding Daphne 3, che detiene il 30,2% del capitale sociale della società delle torri.

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