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Imprenditoria femminile, i nuovi contributi a fondo perduto e le spese ammesse

Il Mise ha reso noto ciò che può essere finanziato e le modalità

Pubblicato in Gazzetta ufficiale il decreto che fissa le modalità di intervento del Fondo a sostegno dell'impresa femminile, istituito dalla Legge di bilancio 2021. Il Mise ha reso noto le spese che possono essere finanziate e i contributi a fondo perduto.

Fondo per imprenditoria femminile, cosa è

Il Fondo è stato istituito dall’articolo 1, comma 97, della legge 30 dicembre 2020, n. 178, con una dotazione di 40 milioni di euro, per promuovere e sostenere l’avvio e il rafforzamento dell’imprenditoria femminile, la diffusione dei valori dell’imprenditorialità e del lavoro tra la popolazione femminile e di massimizzare il contributo quantitativo e qualitativo delle donne allo sviluppo economico e sociale del Paese.

Fondo per imprenditoria femminile, a chi è destinato

Il Fondo è destinato alle imprese femminili nascenti o già esistenti, in particolare si rivolge ad alcune categorie di beneficiari: cooperative e società di persone con almeno il 60% di donne socie. È d’obbligo che i legali rappresentanti o amministratori non siano mai stati condannati con sentenza definitiva per reati che costituiscono motivo di esclusione dagli appalti; società di capitale con quote e componenti del CDA per almeno due terzi di donne, sempre con il vincolo dell’assenza di condanne definitive per i reati che comportano esclusione degli appalti pubblici; imprese individuali la cui titolare è una donna e risulti non condannata in via definitiva per reati che costituiscono motivo di esclusione dagli appalti; lavoratrici autonome che presentano l’apertura della Partita IVA entro 60 giorni dalla comunicazione positiva della valutazione della domanda; persone fisiche che intendono avviare l’attività purché, entro 60 giorni dalla comunicazione positiva della valutazione della domanda, trasmettano documentazione sull’avvenuta costituzione. Nel caso di una società, cooperativa, società di capitale o impresa individuale costituita da meno di un anno, la sede legale o operativa dell’impresa deve essere collocata in Italia.

Fondo per imprenditoria femminile, le attività ammesse

Sono ammesse alle richieste le attività nei settori dell’industria, dell’artigianato, della trasformazione dei prodotti agricoli, dei servizi, del commercio e del turismo, per gli specifici programmi d’investimento da realizzare nei limiti temporali ed economici fissati dal Decreto (2 anni per un tetto massimo di spesa di 250 o 400 mila euro).

Fondo per imprenditoria femminile, i finanziamenti

Il Fondo finanzierà programmi d’investimento da realizzare entro due anni e con un tetto di spese ammissibili fissato a 250.000 euro per nuove imprese e fino a 400.000 euro quelle già esistenti.

Fondo per imprenditoria femminile, gli interventi

Gli interventi riguardano: - contributi a fondo perduto per avviare imprese femminili (con particolare attenzione alle imprese individuali e alle attività libero professionali in generale e con specifica attenzione a quelle avviate da donne disoccupate di qualsiasi età); - finanziamenti a tasso zero o comunque agevolati – è ammessa anche la combinazione di contributi a fondo perduto e finanziamenti – per avviare e sostenere le attività d’imprese femminili. In proposito, la Legge di Bilancio, a decorrere dall’anno 2021 ha autorizzato la spesa annua di 0,8 milioni di euro dell’Ente nazionale per il microcredito per le attività istituzionali finalizzate alla concessione di finanziamenti per l’avvio o l’esercizio di attività di lavoro autonomo o di microimpresa, con particolare riferimento alla promozione e al rafforzamento della micro imprenditoria femminile; - incentivi per rafforzare le imprese femminili, costituite da almeno 36 mesi, sotto la forma di contributo a fondo perduto del fabbisogno di circolante nella misura massima dell’80% della media del circolante degli ultimi 3 esercizi; - percorsi di assistenza tecnico-gestionale, per attività di marketing e di comunicazione durante tutto il periodo di realizzazione degli investimenti o di compimento del programma di spesa, anche attraverso un sistema di voucher per accedervi; - investimenti nel capitale, anche tramite la sottoscrizione di strumenti finanziari partecipativi, a beneficio esclusivo delle imprese a guida femminile tra le start-up innovative e le PMI innovative, nei settori individuati in coerenza con gli indirizzi strategici nazionali.

Fondo per imprenditoria femminile, utilizzazione agevolazioni

Le agevolazioni del Fondo possono essere utilizzate per: impianti, macchinari e attrezzature nuove di fabbrica; immobilizzazioni immateriali; servizi cloud per la gestione aziendale; personale dipendente, assunto a tempo indeterminato o determinato dopo la data di presentazione della domanda e impiegato nell’iniziativa agevolata. Sono ammissibili agli incentivi del Fondo Impresa Donna le sole spese che risultino sostenute successivamente alla data di presentazione della domanda oppure, nel caso di persone fisiche, alla data di costituzione dell’impresa o dell’apertura della partita IVA. Il Decreto ha previsto anche un voucher fino a 5.000 euro per impresa da spendere in assistenza tecnica e di gestione dell’impresa (di cui 3.000 euro per servizi di Invitalia).

Agevolazioni nuove imprese

Per le nuove imprese si tratta di contributi a fondo perduto che, entro spese ammissibili di 100.000 euro, coprono l’80% fino a un massimo di 50.000 euro. Per le donne disoccupate la percentuale massima di copertura sale al 90%; Si tratta di contributi entro spese ammissibili superiori a 100.000 euro e fino a 250.000 euro, la copertura scende al 50%.

Incentivi per le imprese già esistenti

Per le imprese costituite da almeno un anno e massimo 3 anni, le agevolazioni possono essere per il 50% come “contributo a fondo perduto” e per un altro 50% come “finanziamento agevolato” di 8 anni a tasso zero, per coprire fino all’80% delle spese ammissibili. Il tetto massimo è di 400.000 euro. Per le aziende che hanno più di 3 anni le spese di capitale circolante sono agevolate solo con il “contributo a fondo perduto”, mentre quelle di investimento anche con il “finanziamento agevolato”. Il tetto massimo è sempre pari a 400.000 euro.

Come presentare la domanda

Le domande per accedere al nuovo Fondo Impresa Donna vanno presentate online attraverso la piattaforma di Invitalia. Il primo criterio per la valutazione è l'ordine di presentazione, il secondo è di merito sul progetto imprenditoriale ovvero sulle potenzialità del mercato di riferimento. L’esito della domanda sarà comunicato via PEC. Le domande di agevolazione devono contenere un progetto imprenditoriale, da  compilare utilizzando la procedura informatica Invitalia e avere dati e profilo dell’impresa femminile richiedente; descrizione dell'attività; analisi del mercato e relative strategie; aspetti tecnico-produttivi ed organizzativi; aspetti economico-finanziari.

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