Aiuti alle imprese colpite dalla pandemia ecco il bando. E parte la corsa ad ottenere i contributi a fondo perduto per ammortizzare i prestiti concessi dalle banche. Una misura prevista a marzo dal governo Musumesi, su proposta dell'assessore all'Economia Gaetano Armao, per immettere liquidità nelle casse delle aziende e provare a far ripartire l'economia.
Il bando è stato messo a punto dall'Irfis, guidata da Giacomo Gargano e Giulio Guagliano, e pubblicato sul sito istituzionale dell'istituto di credito della Regione.
In estrema sintesi, la Regione, sempre tramite l’Irfis, prevede di dare un contributo a fondo perduto che abbatte il costo di mutui contratti o da contrarre con altre banche. Funzionerà così: se l’imprenditore ha acceso o accenderà, la Regione erogherà il 10% di quanto concesso dalla banca scelta dall’azienda. Questo 10% sarà a fondo perduto, la Regione non chiederà di rimborsarlo. E la misura massima che Palazzo d’Orleans è disposta a dare è 30 mila euro: tetto che potrà ricevere chi ha un mutuo da 300 mila euro con altre banche o intermediari finanziari. Anche in questo caso la procedura sarà a sportello. Il termine per presentare la domanda è scattato oggi e l'ultimo giorno utile sarà il 28 febbraio del 2022.
A farsi avanti possono essere “piccole, medie e micro imprese” danneggiate dalla pandemia. Il che vuol dire che gli imprenditori dovranno dimostrare di aver subito un calo del fatturato di almeno il 30% nel bilancio del 2020 in confronto a quello del 2019.
Dal bando sono escluse le aziende agricole e del settore pesca.
Il mutuo al quale il prestito va agganciato deve essere stato concesso a partire dal 12 marzo 2020. E deve avere una durata massima di 10 anni con non più di 18 mesi di preammortamento.
Sul piatto per finanziare questa misura il governo ha messo 100 milioni. Ma è in uscita un secondo bando, che avrà una disponibilità di altri 50 milioni, per finanziare un secondo intervento destinato alle imprese danneggiate. Con questo Armao pensa di erogare finanziamenti a tasso zero «destinati a coprire le esigenze finanziarie connesse all’esercizio di impresa e concessi senza alcuna valutazione del merito creditizio e senza alcuna garanzia né commissione a carico dell’impresa». I prestiti che l’Irfis potrà erogare con questo secondo bando in rampa di lancio variano da un minimo di 10 mila a un massimo di 100 mila euro e saranno rimborsabili entro massimo 84 mesi, con i primi 24 calcolati come preammortamento. È, questa, la riproposizione di una misura varata a livello nazionale nel pieno del lockdown del 2020 denominata Msl (Misura straordinaria di liquidità). E la Regione sceglie di rifinanziarla affidando tutto all’Irfis. L’Istituto a cui Musumeci ha affidato l’accelerazione delle misure economiche potrà erogare i prestiti con la procedura a sportello.
Era stata Confindustria, guidata da Alessandro Albanese, a chiedere durante i lavori della Finanziaria che la Regione non erogasse alle imprese aiuti a pioggia, spesso di piccolissimo importo, ma prestiti in grado di consentire alle aziende la ripresa post pandemia. Per farlo la Regione ha rimodulato fondi europei non spesi fino a quest'anno.
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