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Terna, via alla gara per la realizzazione di due stazioni elettriche in Sicilia

Stefano Donnarumma

Terna, la società che gestisce la rete di trasmissione elettrica italiana, ha pubblicato nei giorni scorsi sulla Gazzetta Europea il bando di gara per la realizzazione delle 4 stazioni elettriche del Tyrrhenian Link, il cavo sottomarino da 3,7 miliardi di euro di investimenti e 1000 MW di potenza che collegherà la Campania con la Sicilia e quest’ultima con la Sardegna.
Il bando, del valore complessivo di 830 milioni di euro, è suddiviso in due lotti di pari importo (415 milioni di euro ciascuno) per il ramo est Campania-Sicilia e il ramo ovest Sicilia-Sardegna dell’interconnessione elettrica in corrente continua.

La procedura di gara riguarda tutte le attività, i servizi, i lavori, le forniture necessarie alla progettazione e alla realizzazione degli impianti da 500 MW che saranno localizzati lungo le direttrici dei due elettrodotti: una in Campania e Sardegna, due in Sicilia, in corrispondenza degli approdi dei cavi sottomarini.

Terna ha avviato nei mesi scorsi la consultazione pubblica per il Tyrrhenian Link, il principale progetto di sviluppo rete pianificato dalla società guidata da Stefano Donnarumma nel Piano Strategico 2021-2025 da 8,9 miliardi di euro di investimenti. Attraverso i Terna Incontra, la società ha iniziato un costante confronto e dialogo con gli enti locali e i cittadini, con l’obiettivo di individuare e condividere le migliori e più adeguate soluzioni tecnologiche e ambientali per la localizzazione degli impianti.

L’opera, che coinvolgerà 250 imprese specializzate tra dirette e indotto, rappresenta la più lunga infrastruttura elettrica mai realizzata in Italia. Con circa 950 km di estensione, avrà anche il primato mondiale di profondità, con la posa dei cavi a circa 2 mila metri sotto il livello del mare. «Un’opera strategica - si legge in un comunicato - per il sistema elettrico nazionale, all’avanguardia per tecnologia e sostenibilità ambientale: l’infrastruttura, completamente interrata/sottomarina e quindi “invisibile”, favorirà lo sviluppo e l’integrazione delle fonti rinnovabili contribuendo alla decarbonizzazione del sistema energetico italiano, coerentemente con gli obiettivi delineati dal Piano Nazionale integrato energia e clima. L’opera - assicura Terna - giocherà un ruolo fondamentale anche in vista del phase-out degli impianti più inquinanti attualmente presenti in Sicilia e Sardegna, aumentando al contempo la stabilità e la sicurezza della rete».

Nel complesso Terna si avvale di circa 2 mila fornitori, per la stragrande maggioranza italiani (97%), utilizzati ogni anno in centinaia di siti di cantiere: si tratta di imprese per lo più di piccole e medie dimensioni, attive nei settori costruzioni ed elettromeccanica, ma anche Ict e servizi innovativi.

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