Rate e nuove cartelle esattoriali sospese ancora fino al 30 aprile e una sanatoria ad hoc per le partite Iva in difficoltà: l'ultima bozza del decreto Sostegni conferma l'impianto del pacchetto fiscale salvo la cancellazione delle vecchie cartelle del magazzino, ancora oggetto di confronto politico.
Stop alle cartelle esattoriali fino al 30 aprile
Intanto sono definite le altre misure: come annunciato i termini per i versamenti, che dovevano riprendere da marzo, restano bloccati ancora fino al 30 aprile, mentre si dà più tempo all'Agenzia della Riscossione per l'invio dei nuovi atti grazie alla proroga di 12 mesi del termine per le notifiche e di 24 mesi della prescrizione.
Più tempo per le rate della rottamazione
Ci sarà più tempo anche per saldare le rate della Rottamazione ter e del saldo e stralcio, con gli appuntamenti saltati nel corso del 2020 (5 rate) da saldare entro luglio 2021 e quelli previsti fino a luglio di quest'anno (altre 4 rate) da pagare entro il 30 novembre.
Sanatoria imprese e partite Iva in crisi
Questo pacchetto costa1,3 miliardi nel 2021 e altri 817 milioni nel 2022. In più per le imprese arriva una rottamazione ad hoc dei debiti fiscali del 2017-2018, cui potranno accedere le partite Iva con perdite di almeno il 30%.
Confermato anche l'annunciato rinvio del versamento della digital tax al 16 maggio e della dichiarazione al 30 giugno (anziché 16 marzo e 30 aprile).
Slitta al 2022 la dichiarazione precompilata Iva
Slittano infine le scadenze del 730 precompilato, con l'invio delle certificazioni uniche che andrà fatto entro marzo così come l'indicazione da parte ad esempio di banche e assicurazioni delle spese che danno diritto a detrazioni e deduzioni e la dichiarazione precompilata che sarà quindi disponibile per i cittadini a partire dal 10 maggio. Rinviata al 2022, infine, la dichiarazione precompilata Iva.
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