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Decreto Sostegni, ipotesi maxi-condono delle cartelle esattoriali: come funziona

Nel Decreto sostegni dovrebbe trovare spazio lo stralcio delle vecchie cartelle esattoriali dal 2000 fino al 2015 su importi fino a 5.000 euro. Un'ipotesi confermata dal sottosegretario all’Economia Claudio Durigon. In Commissione alla Camera c'è la proposta di una una cancellazione totale o parziale dell’archivio dell’agenzia delle entrate. Il costo per lo Stato dovrebbe aggirarsi sui 2 miliardi di euro includendo la rottamazione e il rinvio delle scadenze fiscali.

Secondo alcune stime si tratterebbe di circa 61 milioni di atti e alla fine la misura dovrebbe permettere all'Agenzia delle Entrate di concentrarsi sulle partiche realmente esigibili.

Le ipotesi in circolazione prevedono che il maxi-condono fiscale possa riguardare tutti quelli che hanno un debito fino a 5 mila euro: per lo più si tratta di multe per violazione del codice della strada, sanzioni per il mancato pagamento del bollo auto, sanzioni per chi non ha pagato Imu e Tari. Sarebbe la prima volta che lo Stato azzera i debiti senza fare una valutazione sul reddito. E ci potrebbe essere anche la possibilità di rimborsare l'importo a quei contribuenti che hanno già pagato per quelle cartelle che rientrano nel provvedimento di saldo e stralcio (purché non abbia altre pendenze).

Il dl Sostegni dovrebbe contenere anche una proroga del versamento delle rate della Rottamazione ter e del Saldo e stralcio per le cartelle esattoriali emesse dal 2000 al 2017, il cui pagamento è stato già più volte rinviato dai decreti Rilancio, Agosto e Ristori.

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