Il costo dei vaccini può indicare quale sia il migliore rispetto agli altri? C'è chi, maliziosamente, nelle ultime ore ha attribuito al basso costo del vaccino Astrazeneca i problemi che ne hanno portato alla momentanea sospensione, rischiando di compromettere in maniera significativa la campagna vaccinale in tutta Europa.
Non è proprio così ma, un post dello scorso dicembre sul costo dei singoli vaccini, torna alla mente di tantissimi cittadini che da alcuni giorni chiedono certezze sulle somministrazioni. I prezzi, a dicembre, vennero riportati dal giornale fiammingo "Het Laatste Nieuws", che ha pubblicato lo screenshot di un tweet della sottosegretaria al Bilancio belga, Eva de Bleeker, la quale ha lanciato i prezzi in rete per errore. La sottosegretaria ha poi cancellato il tweet, ma Hln lo ha screenshottato e poi pubblicato. Nessuna smentita nelle ore successive, anzi l'eurodeputato Peter Liese (Cdu Germania), responsabile per la Salute del gruppo Ppe, aveva dichiarato che quanto pubblicato era "realistico".
Si evince come i Paesi dell'Unione europea pagheranno 12 euro a dose per il vaccino contro la Covid-19 sviluppato da Pfizer e BionTech e 18 dollari a dose per quello di Moderna. Secondo la tabella, il vaccino Oxford/AstraZeneca è il più economico (1,78 euro a dose). Per Curevac sono 10 euro a dose, per Sanofi/Gsk 7,56 euro a dose, per Johnson & Johnson 8,5 dollari a dose. I prezzi fino a quel momento erano rimasti riservati, anche perché la Commissione sta ancora negoziando un contratto con Novavax.
La ragione della differenza di prezzo sarebbe dovuta, invece, alle temperature di stoccaggio, molto basse (intorno ai -70 gradi) per Pfizer e Moderna e più vicine a quella di un normale frigorifero per il vaccino sviluppato nel Regno Unito.
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