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Sanità, buono pasto o pausa obbligatori per chi lavora oltre 6 ore

Infermiere in un reparto Covid, foto archivio

Gli operatori sanitari che lavorano per più di sei ore hanno diritto alla pausa mensa o al buono pasto. È quanto stabilisce una sentenza della Cassazione sul ricorso presentato dal sindacato degli infermieri Nursind che avrà effetti dirompenti su tutti i lavoratori della Sanità. La decisione, che riguarda un lavoratore turnista dell’ospedale Papardo di Messina, farà adesso da apripista nelle altre amministrazioni.

Il Nursind era stato l’unico sindacato a non aver firmato il contratto di categoria in vigore ritenendo che contenesse tutta una serie di anomalie tra cui quella oggetto del ricorso. “La sentenza in questione – spiega l’avvocato Salvatore Lincon - non può che assurgere al ruolo di spartiacque in tema di tutela e assistenzialismo. Oltre a ribadire ed evidenziare l'inalienabile diritto di pausa, la sentenza equipara e persino appaia questo diritto a quello di mensa”.

Il Nursind ha così portato avanti tutti i tre gradi di giudizio ottenendo tre vittorie contro l’ospedale Papardo. “Il nostro lavoro al fianco degli operatori sanitari non si è mai fermato – scrive il coordinamento regionale del sindacato – abbiamo dovuto ricorrere ai tribunali per ottenere i diritti che normalmente spettano ai lavoratori. Il risultato ottenuto dimostra che avevamo ragione, e in ogni caso continueremo la nostra battaglia di civiltà al fianco di tutti i colleghi quotidianamente in trincea, per garantire la migliore assistenza ai pazienti”.

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