Sanatoria per le partite Iva in difficoltà e stralcio di tutte le cartelle ricevute tra il 2000 e il 2015. Sono due dei provvedimenti contenuti nella bozza del decreto sostegno.
Sanatoria per partite Iva con calo di fatturato
Nella bozza del decreto sostegno arriva una sanatoria fiscale per le imprese che nel 2020 hanno registrato un calo del fatturato del 33% rispetto al 2019, dovuto all'emergenza Covid. La misura consiste nell'abbattimento di sanzioni e interessi richiesti con le comunicazioni di irregolarità sulle dichiarazioni relative ai periodi di imposta 2017 e 2018. In caso di adesione, è previsto il versamento secondo le ordinarie modalità di riscossione delle somme dovute in seguito a controlli automatici.
Stralcio delle cartelle esattoriali
Nel decreto sostegno potrebbe rientrare anche lo stralcio di tutte le cartelle ricevute tra il 2000 e il 2015: nella bozza del decreto la misura compare, senza però che venga specificato l'importo delle cartelle prese in considerazione.
Nella relazione tecnica sono elencate 6 ipotesi: 3.000 euro,con un costo per lo Stato pari a 730 milioni; 5.000 euro, con un costo di 930 milioni;10.000 euro, con un costo di 1,5 miliardi; 30.000 euro, con un aggravio di circa 2 miliardi; 50.000 euro, in questo caso di 2,3 miliardi. Infine, nel caso della cancellazione di tutte le cartelle dei 15 anni, il costo per lo Stato si aggirerebbe sui 3,7 miliardi.
Stop alle cartelle fino 30 aprile ma riparte la notifica
Le scadenze per i versamenti legati alle cartelle esattoriali sono sospesi fino al 30 aprile ma dall'1 marzo riparte la macchina della riscossione con la notifica dei nuovi atti. Le scadenze sospese andranno saldate "entro il sessantesimo giorno" dal termine della sospensione. Lo prevede la bozza del decreto Sostegno che modifica anche le scadenze per le rate della rottamazione e del saldo e stralcio. Le rate saltate finora e relativi al 2020 andranno saldate entro il 31 luglio, quelli relativi al 2021 (febbraio, marzo, maggio e luglio) entro il 30 novembre.
Fondi a polizia, vigili del fuoco, capitanerie
Il dl sostegno stanzia nuovi fondi per le forze di polizia, i vigili del fuoco, la polizia penitenziaria e le capitanerie di porto impegnate nella lotta al Covid. La bozza del decreto autorizza la spesa di 93,3 milioni in particolare per le indennità di ordine pubblico, l'impiego del personale delle polizie locali e per gli straordinari del personale delle Forze di polizia.
Inoltre "in considerazione del livello di esposizione al rischio di contagio da COVID-19 connesso allo svolgimento dei compiti istituzionali delle Forze di polizia, al fine di consentire la sanificazione e la disinfezione straordinaria degli uffici, degli ambienti e dei mezzi in uso alle medesime Forze, nonché assicurare l'adeguata dotazione di dispositivi di protezione individuale e l'idoneo equipaggiamento al relativo personale impiegato", è autorizzata per il 2021 la spesa complessiva di 24,9 milioni per l'anno 2021. Per gli straordinari dei vigili del fuoco la spesa ammonta a 5,7 milioni, mentre per "garantire il rispetto dell'ordine e della sicurezza in ambito carcerario e far fronte al protrarsi della situazione emergenziale connessa alla diffusione del COVID-19", per il periodo dal primo febbraio al 30 aprile 2021, è autorizzata la spesa complessiva di euro 3,6 milioni per la polizia penitenziaria. Circa 3 milioni arrivano anche per le Capitanerie di porto.
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