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Imu, saldo entro il 16 dicembre: le regole per chi deve pagare e per chi è esonerato

Il 16 dicembre scade il termine ultimo per pagare il saldo Imu per il 2020. Si tratta, in realtà, della nuova Imu che in molti comuni prevede un maggior importo perché nel frattempo ha sostituito la Tasi, abolita proprio quest'anno. A dover pagare saranno i proprietari di seconde case, mentre la prima abitazione è esclusa (a meno che non si tratti di immobili di lusso). Previsto l’esonero dal versamento per determinate categorie produttive in seguito a restrizioni o blocco delle attività causati dalla pandemia. Ecco nel dettaglio le regole.

Acconto e saldo, quanto si paga ora

Il pagamento da effettuare ora va calcolato considerando l'acconto pagato entro il 16 giugno, pari al 50% della somma di Imu e Tasi del 2019. Adesso occorre detrarre quanto già pagato dal totale dell'Imu calcolata considerando le aliquote decise dal proprio Comune per il 2020. Molti Comuni hanno semplicemente sommato Imu e Tasi del 2019. In ogni caso per essere sicuri si possono usare i calcolatori presenti nei siti web istitituzionali del proprio Comune, detrarre l’acconto pagato a giugno e versare la differenza. In alcuni casi, ci sono stati enti locali che hanno ritardato a pubblicare le delibere comunali contenti le aliquote e in quel caso in attesa dell'aliquota definitiva si pagherà adesso un saldo ed entro l'1 marzo 2021 un conguaglio.

Imu, chi paga e chi no

L'Imu non è dovuta per l'abitazione principale e per le pertinenze (box o posto auto, cantina o solaio) nei limiti di una per ciascuna categoria catastale (C/2, C/6, C/7). Come detto invece si paga se si è proprietari di un'immobile di pregio, anche se prima casa, che rientri nella categoria A/1. Si paga sugli immobili a disposizione, i fabbricati affittati o sfitti, dati dati in uso gratuito (ma c'è una riduzione del 50% tra genitori e figli). Si paga anche sulle pertinenze non della prima casa, uffici, negozi, depositi, capannoni, altri immobili commerciali e industriali e per le aree fabbricabili da chiunque posseduti. L'imposta comprende anche i terreni agricoli, anche se incolti inclusi gli orticelli, ma non si paga nei Comuni classificati come montani o di collina. Non si paga l'Imu sui terreni di coltivatori diretti e imprenditori agricoli. In tutti i casi in cui si paga, nel caso di più comproprietari, l'Imu viene ripartita in proporzione alla propria quota.

Sconto del 50%: ecco quando

Se l'immobile seconda casa viene dato in comodato d'uso gratuito a un figlio e a un genitore l'Imu viene scontata del 50%, ma ci sono determinati requisiti come il fatto che chi vi abita deve adibirla a prima casa e non deve possedere altri immobili abitativi in Italia.

Esoneri per causa Covid

A causa della pandemia quest'anno sono stati previsti diversi esoneri dall'Imu. Il Decreto Rilancio ha previsto l'esonero dell'acconto per stabilimenti balneari, alberghi, pensioni, agriturismi, bed & breakfast, ostelli e attività similari. Il Decreto agosto esonera queste categorie anche dal saldo e aggiunge tra i beneficiari cinema, teatri, sale per concerti e spettacoli. Il Decreto Ristori esonera anche bar, ristoranti, gelaterie e pasticcerie, palestre, piscine. Il Decreto Ristori Bis esonera dall'Imu tutte le imprese in zona rossa che rientrano in certe categorie (commercio al dettaglio soprattutto).

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