Sono 234 mila i bar, i ristoranti, le pizzerie e gli agriturismi chiusi nelle nuove regioni arancioni e rosse, con una perdita di fatturato mensile di almeno 4,6 miliardi con un effetto a valanga sull'intera filiera per il mancato acquisto di alimenti e vino.
È quanto emerge da un’analisi della Coldiretti sulle conseguenze della nuove classificazione delle aree di elevata gravità e massima gravità. La serrata imposta dalle misure anti-contagio si estende a regioni dove molto diffuso è il consumo alimentare fuori casa e colpisce il 38% di quelli esistenti, compresi oltre 16 mila agriturismi.
Nelle regioni dove si registrano livelli di elevata o massima gravità, ricorda la Coldiretti, sono sospese tutte le attività di ristorazione e, quindi, anche la somministrazione di pasti e bevande da parte degli agriturismi; mentre è consentita la sola consegna a domicilio e fino alle ore 22 anche l’asporto. Gli effetti della chiusura delle attività di ristorazione si fanno sentire a cascata sull'intera filiera agroalimentare con disdette di ordini per le forniture di molti prodotti agroalimentari che trovano nel consumo fuori casa un importante mercato di sbocco.
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