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Click Day, il sito della Regione va subito in tilt ed è flop: tutto rinviato all'8 ottobre

Pronti via ed è subito flop del click day. La selezione per assegnare i 125 milioni a fondo perduto alle imprese danneggiate dal lockdown non è neanche partita.

La piattaforma digitale creata dalla Regione a cui le imprese avrebbero dovuto inoltrare la domanda nel più breve tempo possibile, a partire da stamani alle 9, è andata subito in tilt sotto il peso di oltre 56mila istanze. Il sito non si apre neanche e sulla schermata iniziale appare un sintetico messaggio che rinvia il click day all'8 ottobre, alle ore 9.

In realtà da un punto di visto tecnico, il click day non è nemmeno iniziato stamani. Un vertice notturno ieri, a cui hanno partecipato i dirigenti dell'assessore alle attività produttive e dell'Arit, aveva già costretto a decidere per il rinvio: secondo quanto si apprende la Tim avrebbe segnalato un problema tecnico non risolvibile le 9 di oggi. Questo è quanto fa sapere la Regione a caldo. Ma ciò non placa le opposizioni.

La piattaforma ha dato segnali di instabilità già nei giorni scorsi. A rivelarlo i grillini che hanno comunicato il malfunzionamento del sito. Decine le segnalazioni di aziende che "entrate nel proprio profilo dove è caricata la domanda" hanno trovato "nomi di altre imprese, compresi dati sensibili, capitale sociale e altri riferimenti. In questo modo moltissime imprenditori che parteciperanno al click day in sostanza cliccheranno per altre aziende e non per la propria".

La Regione in un comunicato ha confermato che "il "click day" del Bonus Sicilia per la concessione di contributi a fondo perduto alle microimprese dell'Isola, previsto per stamane a partire dalle ore 9, è stato rinviato a giovedì prossimo. Lo spostamento, deciso nella notte, è dovuto a "un’anomalia della piattaforma in gestione Tim", così come la stessa società fornitrice del servizio scrive in una nota diretta alla Regione Siciliana e nella quale chiede "la sospensione della procedura con riattivazione a 72 ore", dicono i  dirigenti generali dell'Arit e delle Attività produttive della Regione Siciliana, Vincenzo Falgares e Carmelo Frittitta.
Dal canto suo, l’assessore alle Attività produttive Mimmo Turano si dice "rammaricato del disguido tecnico comunicato dalla Tim e si scusa con le imprese interessate. La Regione è cliente e non erogatrice  di servizi".

Di "fallimento annunciato", parla il Partito democratico. "L'allarme lanciato dal Pd e dalle associazioni d’impresa il dice il capogruppo all’Ars, Giuseppe Lupo - è stato colpevolmente ignorato dall’assessore Turano e dal presidente Musumeci. Un governo di dilettanti allo sbaraglio, che dovrebbe dimettersi subito, che sta massacrando le attività produttive".

“Altro che click day, è stato crack day: Il governo regionale è presuntuoso e incompetente. Turano e tutti i responsabili di questa genialata devono andare a casa con grande vergogna e non farsi più vedere dai siciliani. Abbiamo avvisato ogni giorno il governo Musumeci che la modalità di assegnazione dei fondi alle imprese colpite dalla crisi derivante dalla pandemia sarebbe stato un flop e così è stato. Solidarietà massima alle aziende”. A dichiararlo sono i deputati regionali del Movimento 5 Stelle.

“Errare è umano ma perseverare è diabolico. La Regione siciliana si ostina con questi catastrofici click day. Finanziare senza nessun criterio di merito, solo sulla base della velocità, è sbagliato oltre che una pia illusione. Lo diciamo da troppo tempo, devono essere adeguate sul serio le infrastrutture e le procedure informatiche reperendo e valorizzando le professionalità necessarie”. Lo afferma Claudio Barone, segretario generale della Uil Sicilia, che aggiunge: “Va modificato il profilo istituzionale con l’internalizzazione del servizio e serve una riorganizzazione delle competenze tra i vari assessorati. Dato che i soldi ci sono bisogna spenderli ma per raggiungere degli obiettivi precisi. Nel rigoroso rispetto della legalità, il governo regionale deve assumersi la responsabilità di valutare e scegliere i progetti che diano lavoro e che rafforzino il nostro fragile tessuto economico senza abdicare per ipotetici automatismi che di automatico fanno solo pasticci. Nel frattempo - conclude il leader della Uil Sicilia - migliaia di posti traballano e si perde l’occasione di creare buona occupazione salvo poi condannare l’assistenzialismo".

Il bilancio finale delle preiscrizioni alla piattaforma digitale creata dalla Regione per il click day (siciliapei.regione.sicilia.it) ha numeri mai visti prima: le imprese che si sono pre-accreditate ammontano a 55.916. Per finanziarle tutte sarebbero necessari 675.615.777 milioni, cioè 550 in più di quelli stanziati nel bando.

 

 

 

 

 

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