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Reddito di cittadinanza, in 400mila rischiano di perderlo: ecco perché

Reddito di cittadinanza

Quattrocentomila percettori del reddito di cittadinanza rischiano di perderlo. Sono infatti tutti coloro che non si stanno impegnando nella ricerca di un lavoro. Il reddito di cittadinanza, com'è noto, è nato come forma di aiuti per la ricerca di una nuova occupazione ma, complice anche il lockdown dovuto all'emergenza coronavirus, le visite ai centri dell'impiego si sono drasticamente.

REDDITO DI CITTADINANZA E LAVORO: I NUMERI. Secondo i dati dell'Anpal, l'Agenzia Nazionale per le Politiche Attive del Lavoro, su circa 820mila percettori del reddito di cittadinanza più o meno la metà, 400mila - il 44,7% per l'esattezza - non hanno provveduto ad attivare i patti per il lavoro.

REDDITO DI CITTADINANZA: L'ANNULLAMENTO. Ecco che, per contrastare "il popolo dei fannulloni", il governo ha varato una nuova misura. Chi infatti non si metterà in regola al più presto, vedrà l'annullamento del reddito di cittadinanza.

Una decisione presa anche perché solo in 70mila sono riusciti a trovare lavoro grazie al reddito di cittadinanza: un numero troppo basso in base alle previsioni e guardando anche ai fondi stanziati per la misura.

REDDITO DI CITTADINANZA: APP E CURRICULUM. Probabilmente a contribuite alla scarsa riuscita del reddito di cittadinanza anche il mancato lancio dell'app che avrebbe dovuto incrociare domanda e offerta di lavoro.

Inoltre, sempre secondo i dati ufficiale, accade infatti che molto spesso il livello di istruzione non soddisfa le richieste dei datori dei lavoro: il 72% dispone di un livello d’istruzione secondaria di primo grado, mentre solo il 2,5% ha un grado d’istruzione terziaria.

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