Viene spostata in avanti la data entro la quale si conta di arrivare ad un pieno recupero del traffico aereo: Aci Europe, l’Associazione dei gestori aeroportuali europei, ha recentemente dichiarato che i livelli di passeggeri registrati nel 2019 in Europa saranno nuovamente raggiunti non prima del 2024. Lo rileva Assaeroporti, spiegando che la lenta ripresa del settore è frutto della presenza, ancora oggi, delle forti restrizioni di viaggio soprattutto con i Paesi extra-Ue, nonchè dell’insufficiente allineamento, a livello europeo, delle politiche di trasporto e delle misure operative di prevenzione del contagio negli aeroporti e sugli aerei. Circostanze queste che scoraggiano i passeggeri dall’intraprendere nuovi viaggi, ostacolando l’attesa ripartenza dell’intero comparto. La situazione finanziaria degli aeroporti, «nonostante i deboli segnali di crescita del traffico aereo, continua pertanto ad essere allarmante». È quanto riferito da Assaeroporti, che per questo «ritiene indispensabili interventi di sostegno diretto, soprattutto attraverso la costituzione di un apposito Fondo a favore dei gestori e l’introduzione di una serie di alleggerimenti fiscali, tra cui la riduzione, soprattutto per i piccoli aeroporti, dell’addizionale comunale sui diritti di imbarco, tassa che grava su tutti i passeggeri aerei che partono dagli scali nazionali». E prosegue: «Queste sono solo alcune delle misure fondamentali per sostenere le imprese aeroportuali, sia per la compensazione dei danni subiti a causa dell’emergenza sanitaria, sia per finanziare gli ingenti piani di investimento programmati».