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Partenza negativa dei saldi in Sicilia, Confesercenti: "Calo per l'80% dei negozianti"

È nagativa per l'80% dei negozianti la partenza dei saldi in Sicilia mentre il 26 per cento giudica "ininfluente" il peso delle vendite. Dal sondaggio di Confesercenti Sicilia, che ha intervistato 138 imprenditori siciliani del settore moda, emerge anche un calo significativo degli incassi. Il 64% definisce la prima settimana "negativa".

Nove domande per capire il trend delle vendite ma anche la percezione e l’atteggiamento degli imprenditori rispetto alle difficoltà della ripartenza dopo l'emergenza Covid. Ed è proprio su questo fronte che sono arrivate le sorprese più grandi, perchè quasi il 45% degli intervistati ha dichiarato di avere innovato il proprio punto vendita, attivando canali di promozione e vendita online o programmi di messaggistica.

Quasi tutti gli intervistati, tranne che in qualche località turistica, hanno inoltre considerato positiva la conferma dell’avvio dei saldi ad inizio luglio. Il trend delle vendite resta comunque insoddisfacente. Alla domanda "Come giudica l’andamento della prima settimana di saldi estivi rispetto allo scorso anno?", il 63,76% risponde "negativo" mentre il 26,09% giudica il peso delle vendite "ininfluente" rispetto a quanto maturato lo scorso anno. Solo un 10% dà commenti positivi. Ma a fare riflettere sono anche le perdite dichiarate dagli imprenditori. Agli intervistati è stato chiesto di quantificare il calo subito.

"Da qualche anno - ha detto Vittorio Messina, presidente di Confesercenti Sicilia - abbiamo iniziato a monitorare i saldi invernali. In questo difficile 2020 abbiamo voluto sentire i nostri associati anche sui saldi estivi in modo da capire meglio il trend della ripartenza post Covid. Accanto ai dati economici abbiamo posto domande di tipo imprenditoriale per comprendere meglio come le aziende stanno reagendo alla crisi e se nel sistema associativo hanno trovato un supporto utile per venire fuori dalla crisi generata dalla pandemia. Le risposte che abbiamo ricevuto sono incoraggianti su entrambi i fronti".

Alla domanda se "In questi mesi di difficoltà ha attivato strategie di vendita on line?" oltre il 44% ha risposto di "sì". L'innovazione ha coinvolto grandi e piccoli esercenti prevedendo un ventaglio di proposte: dalle vendite online, alcune con le tecnologie più sofisticate che permettono di provare gli abiti in 3D caricando la propria foto, a strategie di marketing sui social o sul proprio sito, a sistemi di messaggistica, o vendita a domicilio. Positivo anche il rapporto con il sistema associativo ritenuto importante soprattutto per l’accesso agli aiuti del governo e il dialogo con il sistema creditizio.

A proposito, alla domanda "Ha fatto ricorso alle misure di aiuto del Governo e con che esito?", ha risposto in maniera positiva il 76%. Il 53,62% ha già avuto un "esito positivo alle richieste", mentre il 23,18% è in attesa dell’esito.

Solo 8,7% ha dichiarato di avere ricevuto una risposta negativa alle istanze, mentre un 14% ha scelto di non farvi ricorso. L'ultima domanda riguarda il rapporto con le associazioni di categoria. "Nel corso della crisi ha avuto contatti con le associazioni di categoria e con che esito?". Sì con esito positivo la risposta de 73,91 % degli intervistati

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