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Bonus da 1000 euro a fondo perduto aperto a regimi forfettari e coop: chiarimenti dell'Agenzia delle Entrate

Importanti novità per quanto riguarda il bonus da 1000 euro a fondo perduto. L’accesso al contribuito «è aperto anche alle aziende esercenti attività agricola o commerciale in forma di impresa cooperativa e, a determinate condizioni, alle società tra professionisti». Sono alcune delle precisazioni contenute in una circolare firmata dal direttore dell’Agenzia delle Entrate Ernesto Maria Ruffini nella quale «si delineano in maniera particolareggiata i passi da seguire, le condizioni da verificare e ulteriori precisazioni utili per accedere al contributo».

Tra i beneficiari del ristoro a fondo perduto «possono rientrare anche i soggetti che applicano il regime forfetario previsto dalla legge n. 190/2014». Nella circolare «viene inoltre chiarito che il contributo spetta anche a chi esercita attività d’impresa o di
lavoro autonomo (o sia titolare di reddito agrario) anche se lavoratore dipendente o pensionato, in relazione alle attività
e al contributo stesso».

LA RICHIESTA - Per il fondo perduto la domanda andrà presentata all'Agenzia delle Entrate che sul proprio sito ha appena pubblicato una guida operativa e un vademecum con tutti i dettagli. Innanzitutto il contributo può essere richiesto dalle imprese, dalle partite Iva o dai titolari di reddito agrario, a patto che siano in attività alla data di presentazione della domanda. Non possono usufruirne invece le attività già cessate, gli iscritti alle casse previdenziali, gli intermediari finanziari e le società di partecipazione, oltre a chi già beneficia del bonus professionisti e del bonus lavoratori dello spettacolo introdotti dal Cura Italia.

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COME FARE LA DOMANDA - La domanda si presenta compilando e trasmettendo elettronicamente una specifica istanza utilizzando un software e il canale telematico Entratel/Fisconline ovvero una specifica procedura web, nell'area riservata del portale Fatture e Corrispettivi. Il contribuente potrà avvalersi degli intermediari che ha già delegato al suo Cassetto fiscale o al servizio di Consultazione delle fatture elettroniche. Sarà possibile accedere alla procedura con le credenziali Fiscoonline o Entratel dell'Agenzia oppure tramite Spid, il Sistema Pubblico di Identità Digitale, oppure mediante la Carta nazionale dei Servizi (Cns).

COME SI CALCOLA -  Il contributo si calcola applicando una specifica percentuale in relazione all'ammontare di ricavi alla differenza fra il fatturato e i corrispettivi del mese di aprile 2020 e il valore corrispondente del mese di aprile 2019: 20% se i ricavi e i compensi dell'anno 2019 non superano la soglia di 400mila euro; 15% se i ricavi e i compensi dell'anno 2019 non superano la soglia di 1 milione di euro; 10% se i ricavi e i compensi dell'anno 2019 non superano la soglia di 5 milioni di euro. Il contributo è comunque riconosciuto per un importo non inferiore a 1.000 euro per le persone fisiche e a 2.000 euro per i soggetti diversi dalle persone fisiche.

I REQUISITI - La guida dedicata delle Entrate spiega nel dettaglio quali sono le condizioni per ottenere il bonus da 1000 euro. In sintesi, il contributo a fondo perduto spetta qualora siano soddisfatti due requisiti. Il primo consiste nell’aver conseguito nel 2019 ricavi o compensi non superiori a 5 milioni di euro. Il secondo requisito da soddisfare per ottenere l’erogazione del contributo a fondo perduto è che l’ammontare del fatturato e dei corrispettivi del mese di aprile 2020 sia inferiore ai due terzi dell’analogo ammontare del mese di aprile 2019. Ma ci sono due eccezioni a questo caso generale: il primo in cui il soggetto interessato abbia avviato la propria attività a partire dal 1° gennaio 2019 (il contributo spetta allora a prescindere dal calo del fatturato). Lo stesso per i soggetti con domicilio fiscale o sede operativa situati nel territorio di Comuni colpiti da eventi calamitosi (sisma, alluvione, crollo strutturale), ancora in emergenza al 31 gennaio 2020 (dichiarazione dello stato di emergenza da Coronavirus).

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