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Beni culturali, il Sadirs: aperto solo un sito su quattro, subito un incontro con l'assessore

Solo un sito culturale su quattro ha riaperto, gli altri scontano problemi e criticità che si sono aggravate a causa dell’emergenza coronavirus. È l’allarme lanciato dal Sadirs Sicilia che in una nota all’assessore regionale Alberto Samonà ha chiesto un incontro urgente per iniziare un percorso di collaborazione e provare a risolvere questioni che si trascinano da troppo tempo.

“Lo stato di abbandono denunciato da questa organizzazione sindacale – scrive il Sadirs – è ormai noto e si traduce nell’impossibilità di aprire al pubblico per carenza di adeguamento alle norme di sicurezza, per carenze igieniche e sanitarie, per la mancanza dei Dvr, i documenti di valutazione dei rischi. Sono così rimasti chiusi il 75% dei siti archeologici, musei, biblioteche, con punte del 100 per cento in alcune province come Caltanissetta e Ragusa. Il restante 25% in maniera frettolosa ha predisposto delle aperture parziali dei siti. Stiamo assistendo inoltre alla intraprendenza di alcuni direttori delle strutture periferiche, che di loro spontea iniziativa stanno modificando i turni di servizio e gli orari di apertura, eludendo la contrattazione con i sindacati ancora oggi prevista dal contratto collettivo riguardo l'organizzazione del lavoro”.

Il Sadirs ricorda inoltre che “la carenza di personale e il mancato pagamento degli emolumenti dovuti per gli anni 2018 e 2019, fanno aumentare la preoccupazione del personale. I dipendenti chiedono rassicurazioni da fonti autorevoli che possano tranquillizzarlo in tal senso”.

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