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Fase 2, nei ristoranti no al buffet e ai tradizionali menù cartacei

Addio al buffet, o al tradizionale menù. È una delle indicazioni, per limitare al massimo il rischio di contagio, date al settore della ristorazione da un documento Inail che li ha realizzati in collaborazione con l’Istituto superiore di sanità (Iss). Vanno eliminati modalità di servizio a buffet o similari.

Al fine di mitigare i rischi connessi con il contatto da superfici, «è opportuno utilizzare format di presentazione del menù alternativi rispetto ai tradizionali (ad esempio menù scritti su lavagne, consultabili via app e siti, menù del
giorno stampati su fogli monouso)».

I clienti dovranno indossare la mascherina in attività propedeutiche o successive al pasto al tavolo (esempio pagamento cassa, spostamenti, utilizzo servizi igienici). È poi opportuno privilegiare i pagamenti elettronici con contactless e possibilità di barriere separatorie nella zona cassa, ove sia necessaria. È necessario rendere disponibili prodotti igienizzanti per clienti e personale anche in più punti in sala e, in particolare, per l’accesso ai servizi igienici che dovranno essere igienizzati frequentemente.

Al termine di ogni servizio al tavolo andranno previste tutte le consuete misure di igienizzazione, rispetto alle superfici evitando il più possibile utensili e contenitori  riutilizzabili se non igienizzati (saliere, oliere, acetiere, etc.).

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