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In ginocchio per l'emergenza Covid, i centri sub chiedono aiuto alla Regione

La Regione Siciliana aiuterà anche i centri subacquei a superare la crisi economica determinata dal fermo per l’emergenza sanitaria. Il comparto rientrerà nella programmazione di misure che l’assessorato regionale al Turismo sta elaborando per affrontare il dopo Covid.

L’impegno è stato assunto dall’Assessore al Turismo Sport e Spettacolo Manlio Messina, durante il confronto in videoconferenza con i rappresentanti di 54 associazioni sportive subacquee siciliane. “Sono allo studio modalità di erogazione di voucher per tutte le categorie della filiera del turismo, anche per i subacquei; – riferiscono dall’assessorato – i turisti che vorranno fare l’esperienza dell’immersione potranno beneficiare di una somma che sarà a carico della Regione”.

Per tutte le categorie turistiche, Palazzo d’Orleans ha già stanziato, complessivamente, 75 milioni di euro, che saranno impiegati in voucher per i visitatori di ogni filiera del turismo.

Letteralmente messi in ginocchi dall’emergenza sanitaria, i centri sub dell’isola, riuniti in un comitato guidato Roberto Fermo della Under Hundred (Trapani), chiedono in aggiunta l’erogazione di risorse finanziarie, anche attraverso l’utilizzo di specifici fondi regionali, per riuscire a pagare costi di gestione e stipendi dei dipendenti.

“C'è grande preoccupazione, con il Covid -19 tutto è cambiato e oltre la paura di non riuscire a fronteggiare le spese per gli investimenti già in corso, si teme anche di non riuscire a sostenere le proprie famiglie. – Dice il coordinatore Roberto Fermo, – chiederemo un incontro anche con l’assessorato alle attività produttive e con la presidenza della regione per avere risposte certe su modi, tempi e misure di aiuto economico”.

I 1600 chilometri di costa siciliana, con i fondali tra i più sani e belli di tutto il Mediterraneo, rappresentano da anni un’importante attrattiva internazionale, rendendo il settore subacqueo un tassello rilevante dell’economia turistica dell’isola. Ciononostante la pandemia ha compromesso la stagione agli impianti sportivi che impiegano centinaia di operatori e sono fonte di guadagno per istruttori e guide subacquee oltre che per un tessuto produttivo e commerciale che va dalla nautica ai negozi specializzati nella vendita di attrezzature.

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